Graviano smentisce Spatuzza e chiarisce: “Non conosco Dell’Utri”

di Redazione

Marcello Dell'UtriPALERMO. Il boss di Brancaccio Filippo Graviano, collegato in videoconferenza nell’aula in cui si svolge il processo a Marcello Dell’Utri, ha confermato di conoscere il pentito Gaspare Spatuzza, chiarendo però di non avergli mai detto di attendersi “aiuti”.

Graviano, condannato assieme al fratello Giuseppe all’ergastolo per le stragi di mafia del ’93, è stato citato in giudizio per confermare le dichiarazioni rese a Torino il 4 dicembre scorso da Spatuzza, che ritiene Dell’Utri e il premier Berlusconi coinvolti proprio nelle stragi che in quel periodo insanguinarono l’Italia.

GRAVIANO: “NON CONOSCO DELL’UTRI”. Dichiarazioni di fatto smentite da Graviano,che ha scelto di non avvalersi della facoltà di non rispondere: “Intendo rispondere nei limiti delle mie possibilità”. Il boss ha detto di conoscere Spatuzza ma di non aver mai avuto un colloquio in carcere con lui inerente i politici che la mafia aveva “in mano” nel ’93.Graviano ha smentito di aver detto al pentito: “Se non arriva niente da dove deve arrivare, allora è il caso che incominciamo a parlare con i pm”. Anzi, rivolgendosi al pg Gatto ha sottolineato: “La domanda che lei sta tentando di farmi mi è già stata fatta 4 o 5 volte e ho dato sempre la stesa risposta: non ho detto quelle parole a Spatuzza. In ogni caso, per le mie scelte non decide né Spatuzza né mio fratello Giuseppe”. Gravianoha poi precisato di non conoscere il senatore Dell’Utri né di aver avuto rapporti con lui direttamente o indirettamente. Il fratello Giuseppe si è invece avvalso della facoltà di non rispondere per motivi di salute.

ANCHE LO NIGRO SMENTISCE SPATUZZA. Anche il boss Cosimo Lo Nigro smentisce le affermazioni di Gaspare Spatuzza, citato per deporre su un incontro tra Spatuzza e il boss Giuseppe Graviano, al quale, secondo il pentito, sarebbe stato presente nel gennaio del 1994 a Campofelice di Roccella. Proprio lì Graviano avrebbe impartito istruzioni su un attentato da commettere a Roma, allo stadio Olimpico, contro i carabinieri. Un progetto che poi non fu realizzato. Ma Lo Nigro ha detto di non aver mai conosciuto i Graviano prima del suo arresto, avvenuto nel ’95, e di non essere mai stato a Campofelice di Roccella in vita sua.

DELL’UTRI: “ANNOZERO HA DETTO TUTTE CAZZATE”.

Prima della deposizione di Graviano, Dell’Utri ha attaccato latrasmissione “Annozero” di Michele Santoro che giovedì sera ha affrontato proprio il caso Spatuzza e la presunta trattativa tra Stato e mafia negli anni ’90 per porre fine alle stradi. “È scandaloso quello che è stato fatto da Annozero”, ha detto il senatore del Pdl,criticando in particolare l’intervento di Marco Travaglio su Vittorio Mangano, lo “stalliere di Arcore”,e annunciando di aver preparato un esposto formale contro il programma di Raidue “che è da paese incivile”.”Hanno detto tutte cazzate. Le date della vicenda relativa all’arresto di Vittorio Mangano erano tutte sbagliate”.

“DATEMI LA SENTENZA, SONO STANCO”. “Sono stanco, – ha detto Dell’Utri – dopo 15 anni lo dico sono stanco, sinora ho cercato di stare relativamente tranquillo ma ora sono proprio stanco. Oggi i processi li fanno in televisione e sono finito in un circuito mediatico. Chiedo ai giudici di essere giudicato subito, finiamola con questa storia”. “Il processo stava per finire – ha aggiunto Dell’Utri – quando ci hanno buttato dentro tutta questa spazzatura che fa perdere solo tempo. Perché non si cercano i veri responsabili delle stragi?”.

LA DIFESA CONTESTA I PM DI FIRENZE. Al Palazzo di Giustizia del capoluogo siciliano i legali di Dell’Utri hanno anche contestato la scelta dei pm di Firenze che, sulla base di quanto riferiscono alcuni giornali, nei giorni successivi alla deposizione di Spatuzza a Torino, avrebbero interrogato in carcere i boss Graviano. “Denunciamo questa condotta della Procura che riteniamo inopportuna e priva di riguardo nei confronti della Corte e che viola la norma che vieta alle parti di assumere informazioni sui testimoni citati ex articolo 507”. La difesa ha chiesto alla Corte d’appello, presieduta da Claudio Dall’Acqua, di acquisire quei verbali. Nel corso dei loro interventi i legali di Dell’Utri hanno parlato di scorrettezza e di “atteggiamento molto grave perché si tenta di condizionare il processo dall’esterno con una attività di pressione” ha detto l’avvocato Sammarco. La difesa del senatore ha chiesto anche alla Corte di adottare iniziative per evitare pressioni esterne. “Non sapevo che i pm di Firenze avessero interrogato i fratelli Graviano dopo l’udienza di Torino” ha detto il procuratore generale, Antonino Gatto. In merito alle richieste della difesa di acquisire quel verbale di interrogatorio dei Graviano che sarebbe stato reso dopo la deposizione di Spatuzza a Torino, Gatto ha detto “nessuno di noi conosce cosa i pm hanno chiesto ai Graviano dopo la dichiarazione di Spatuzza, e quindi non si capisce come la Corte possa acquisirne i verbali non conoscendone il contenuto”.

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