Berlusconi: “Sconfiggeremo per sempre la mafia”

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA. “La mafia è un fenomeno patologico che noi vogliamo sconfiggere definitivamente negli anni che restano di questa legislatura”.

Il premier Silvio Berlusconi, nel corso di un collegamento telefonico da Arcore con “Radio Anch’io”, su Radiouno,torna a ribadire l’impegno del suogoverno contro la criminalità organizzata,sottolineando che”nonostante le accuse che sono state rivolte soprattutto al presidente del Consiglio, nessun governo mai nella storia della Repubblica ha agito con così tanta determinazione e efficacia nella lotta alle organizzazioni criminali”.

Berlusconi ha poi parlato di economia. “La ripresa ci sarà – ha assicurato – perchè tutti gli indicatori vanno in questa direzione. Mi aspetto che tutti reagiscano positivamente con fiducia ed ottimismo, perchè senza ottimismo non si va da nessuna da parte. Mi auguro che tutte le fabbriche del disfattismo e del pessimismo la smettano di produrre un’atmosfera che non è solo di odio e di violenza nella politica ma è anche negativa sul piano del consumo e degli investimenti”.

“Tutti dovremmo metterci in testa – ha aggiunto Berlusconi – che per uscire dalla crisi bisogna avere fiducia in noi e guardare con ottimismo al futuro. Solo un esempio: tutte le categorie, che non hanno nulla da temere dalla crisi perchè sono garantite, come i dipendenti pubblici, che possono usufruire di un maggiore potere d’acquisto, dovrebbero decidere di non cambiare il loro stile di vita e i loro consumi. Invece insistere sempre su questa crisi e creare paura in tutti alla fine produce un meccanismo che si autoavvera. Dobbiamo – ha concluso il Cavaliere – tenere presente questo e cercare tutti insieme di uscire prima degli altri da questa crisi di cui non abbiamo nessuna colpa”.

Spazio anche alla Finanziaria, con Berlusconi che, riprendendo alcuni dei temi già sollevati dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, spiega che il governo ha varato una Finanziaria da 9 miliardi di euro “senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini” e questo è “un grande merito”. Il premier ha poi rivendicato il merito di non avere consentito “l’assalto alla diligenza, con tutti i parlamentari che cercavano di portare a casa qualcosa per le loro clientele”.

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