Juve, la grinta di Diego: “Vincere lo scudetto si può”

di Redazione

DiegoC’è chi lo definisce timido e chi invece ritiene sia stato caricato troppo di responsabilità che nonè in grado di sostenere.

Intanto, il fantasista della Juventus Diego, malgrado i 6 punti di ritardo dall’Inter, carica lo spogliatoio e lo fa a modo suo con quel pizzico di intelligenza che ad uno come lui di certo non può mancare. Nell’intervista rilasciata al sito ufficiale della Fifa il brasiliano racconta le prime differenze che ha riscontrato tra campionato italiano e tedesco: “Il cambiamento non riguarda l’adattamento al nuovo paese, bensì al tipo di club,di certo il Wender Brema non ha lo stesso blasone della Juventus, che è considerata un grande club europeo. Le squadre che dobbiamo affrontare sono più organizzate e tatticamente più compatte. Anche i terreni di gioco sono diversi. Li trovo peggiori di quelli tedeschi”.

Insomma, Diego sembra già aver dimenticato l’esperienza tedesca ,quello che non sembra aver dimenticato è l’obiettivo stagionale dei bianconeri : “Non è una missione impossibile vincere lo scudetto. La nostra rosa e quella dell’Inter non sono poi così tanto diverse,non c’è molto di vario. E’ normale che per noi tutto è diventato più complicato a causa dei punti già persi da loro ma siamo sicuri di poter contare su un punto fermo come Ferrara che, malgrado sia alle prime armi, conosce bene il calcio italiano sia dentro che fuori”.

Secondo molti non sono tanto i punti a fare la differenza quanto il tipo di gioco espresso, il club bianconero non riesce a dare continuità al suo gioco mentre,come spesso è capitato quella di Mourinho riesce a vincere anche se non gioca una partita perfetta,insomma ci vuole anche fortuna per portare a casa un titolo,la fortuna che ci vuole per adattarsi ad un paese diverso ed ad una squadra diversa: “Per ora mi sento molto bene qui. Sono stato accolto subito bene,questo è grande club. Dobbiamo ancora migliorare ,ma di certo non molliamo”.

E su chi l’ha impressionato di più da quando è venuto in Italia non ha dubbi: “Sia come persona sia come giocatore direi Buffon, è una figura importante specie all’interno dello spogliatoio, la cosa che ammiro di più è il suo essere sempre avanti a tutti, sia sotto l’aspetto tattico che per quelli che possono sembrare dettagli”. Il Brasile in questi anni ha riservato tante ricchezze alla Juventus e non solo,c’è da sentirsi speciale ad essere stato scelto? “Poter rappresentare il Brasile per me è un grande onore,ora ci sono anche Melo ed Amauri alla Juve e l’accoglienza è stata la stessa per tutti e tre”.

Dal punto di vista personale il fantasista è in lizza per il Fifa world player e Fifa / Fifa Pro World XI 2009, ecco le sue impressioni: “E’ una sensazione molto bella,ti rendi conto di star guadagnando il rispetto delle persone che sono nel tuo stesso ambiente”.

A giugno ci sono i mondiali: è un vantaggio poter giocare in un club prestigioso?: “Dunga sa cosa sono capace di fare, certo quello che ho fatto in passato potrebbe essere un peso ma ci devo essere”.

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