Un Parco della Memoria per le vittime delle mafie e del terrorismo

di Redazione

Vincenzo De AngelisCESA. Un parco della memoria in ricordo delle vittime delle mafie, del dovere e del terrorismo. Il progetto, approvato dalla giunta comunale guidata dal sindaco Vincenzo De Angelis, …

… sarà presentato nell’ambito degli accordi di reciprocità che il coordinamento dei comuni dell’Aversano intende stipulare con la Regione al fine di accedere ai finanziamenti destinati alla programmazione territoriale. L’opera, che dovrà nascere nelle immediate vicinanze del cimitero, scaturisce dall’esigenza di affermare il valore assoluto del singolo cittadino e del suo diritto di vivere nella libertà e nella dignità.

Ma non solo. Il parco costituirà un atto di riconoscimento dovuto a chi ha pagato con la propria vita per contrapporre, alla sopraffazione e alla morte, la logica dell’ amore e dell’ onestà. Un principio ispiratore che, in un paese come Cesa, interessato negli anni non solo dalla presenza della criminalità organizzata, ma anche di alcune cellule delle Brigate rosse, non può che trovare una straordinaria attuazione.

Il parco, in una terra insanguinata dalla camorra – lo stesso padre del sindaco, Gennaro De Angelis, ed il giovane carabiniere Giovanni De Giorgi sono vittime innocenti della spietatezza criminale dei clan – dovrà essere innalzato a baluardo della legalità riconquistata e a simbolo di forte discontinuità con il passato.

“Recuperare la memoria – commenta il sindaco De Angelis – costituisce il primo passo verso il riscatto sociale e culturale e far rivivere gli esempi positivi – aggiunge il primo cittadino – deve diventare la priorità per tutti i cittadini responsabili”.

Il progetto, unico nel suo genere nell’intera nazione, prevede dei percorsi che si svilupperanno attraverso sentieri porticati e specchi d’acqua, luoghi commemorativi e manufatti destinati al culto. Il cuore dell’opera sarà rappresentato da un mausoleo che conterrà un braciere perpetuo intorno al quale si articolerà lo spazio per le funzioni religiose. Il fuoco, che arderà perennemente, sarà memoria viva ma anche il focolare intorno al quale poter rappresentare il calore vero di una comunità accogliente, laboriosa ed onesta.

L’idea dell’amministrazione comunale è di inserire il parco della memoria nel pacchetto di turismo responsabile che presto verrà promosso dall’associazione Libera e dal Comitato Don Peppe Diana. L’opera cesana, che diventerà un fiore all’occhiello per la zona atellana, accoglierà turisti che, oltre alle bellezze naturali, artistiche ed architettoniche della provincia, vorranno vivere in maniera diretta i luoghi simbolo del cambiamento e dell’impegno civile di Terra di Lavoro.

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