Rifiuti, Caserta nella “black list” di Bertolaso

di Redazione

Angelo Polverino CASERTA. Caserta è a rischio. E’ il prossimo Comune ad essere “attenzionato” per un eventuale scioglimento.

E’ stato inserito nella lista nera del sottosegretario Guido Bertolaso per inadempienza nella gestione dei rifiuti. Gli obiettivi fissati per la raccolta differenziata non sono stati raggiunti. Il capoluogo, inoltre, è stato inserito nel programma degli interventi straordinari, finanziati dalla Regione Campania, per la costruzione di nuovi impianti di compostaggio e di nuove isole ecologiche per fortificare la raccolta differenziata. Quasi 30 milioni di fondi europei stanziati ed assegnati dal governatore Antonio Bassolino, a cui il consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino ha inoltrato un’interrogazione, per chiedere chiarimenti.

“Le isole, – afferma Polverino – veri e propri luoghi attrezzati al servizio della cittadinanza, per lo smaltimento corretto e per il recupero di molti materiali, dovevano garantire il giusto funzionamento della dinamica dello smaltimento dei rifiuti. Si era puntato in modo particolare su Napoli e Caserta. Con quali risultati? Ho chiesto a Bassolino – continua il consigliere – l’esatta ubicazione delle isole ecologiche e degli impianti di compostaggio in funzione. La giunta regionale ha preteso ogni dettaglio sulla realizzazione e la rendicondazione, a fronte dei finanziamenti attribuiti. E’ una documentazione che deve essere resa pubblica, in modo che si chiarisca definitivamente l’incapacità degli amministratori del comune capoluogo a gestire la questione rifiuti, a dispetto di tanto interesse per la città. Nonostante tutto, Caserta resta uno dei Comuni ad alto rischio di commissariamento, alla luce dei nuovi provvedimenti in materia”.

Bassolino aveva dichiarato che la differenziata, i siti di compostaggio, cdr, discariche e termovalorizzatori avrebbero portato ad un moderno ciclo di trattamento dei rifiuti e a risolvere in maniera strutturale il problema dei rifiuti. “Non metto in discussione quello che ha detto. – aggiunge Polverino – Ma in che modo sono stati svolti i controlli in posti come Caserta, dove sono state attivate delle iniziative eccezionali, che dovevano potenziare la raccolta differenziata. Quello che accade a Caserta e in alcuni comuni della Provincia ci fa pensare che l’emergenza rifiuti non è affatto alle nostre spalle. Anzi, più si va avanti è più vengono fuori le dimensioni di un problema, che proprio non vuole entrare nella testa di alcuni amministratori. La Regione la sua parte l’ha fatta. Ma se Caserta oggi rientra tra i Comuni ad alto rischio di scioglimento, questo la dice lunga su come è stata gestita la fase successiva all’emergenza. Non è un mistero – conclude il pidiellino – che la struttura del sottosegretario Bertolaso stia lavorando ad una seconda black list dei Comuni inadempienti. Nell’elenco dovrebbe esserci anche Caserta”.

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