Elezioni 2010, accordo Alleanza di Centro-Democrazia Cristiana

di Redazione

Mimmo Bove CASERTA. “Alleanza di Centro per la libertà” e Democrazia Cristiana hanno annunciato la comune volontà di unire i due partiti e presentarsi insieme alle prossime elezioni provinciali e regionali nella primavera del 2010.

“L’Adc, – spiega il coordinatore provinciale di Caserta Mimmo Bove – rappresentando l’area moderata, centrista e cattolica all’interno del centrodestra, si presta a questa coesione e vuole dare il suo contributo al sistema Italia apportando un rinnovamento della classe dirigente della nostra regione. Adc-Dc non vuole essere un’alleanza elettorale ma bensì la sintesi di una lunga storia, idee, principi e capisaldi fondatori, che rappresentano l’inizio di un ulteriore aggregazione delle tante entità cristiane, laiche e non che si sono frammentate e disperse negli ultimi anni. L’obiettivo ultimo è quello di dare vita ad un partito unico su scala nazionale che tragga nuova linfa dalle radici cristiane e metta insieme persone della stessa famiglia che, per molto tempo sono rimaste divise”.

“Unendo più forze – continua Bove – vogliamo contribuire a ridare alla regione il compito costituzionale e cui è chiamata, cioè al compito di legiferare, regolamentare e controllare, e non limitarsi a gestire e sprecare risorse, creando consorzi e società di comodo come è stato fatto fino ad oggi. Bisogna cambiare rotta e voltare definitivamente pagina, dobbiamo contribuire insieme a scrivere un nuovo capitolo della storia politica della nostra Regione, che per troppi anni è stata affossata da personalismi ed interessi privati. I politici che hanno governato la Campania negli ultimi dieci anni, hanno collezionato solo fallimenti che si sono tramutati in emergenze e commissariamenti: è commissariata la sanità, i rifiuti, il sottosuolo, le cave, hanno avuto l’abilità di far commissariare anche una struttura d’eccellenza come il San Carlo”.

“Senza essere polemici – spiega il coordinatore casertano – cerco di tradurre in modo pratico gli effetti immediati di questo fallimento, che manco a dirlo si ripercuote sempre sui cittadini e mette le mani nelle loro tasche. Infatti basta dire che il mancato raggiungimento degli obiettivi del piano di rientro per le regioni in rosso (la Campania), comporterà per il 2010 un aumento dell’Irap e dell’Irpef. L’immobilismo in cui da anni siamo calati ci sta facendo perdere le ultime opportunità di rilancio e ripresa economica della Regione Campania, vero fulcro e punto di snodo del mezzogiorno”.

“L’unione Adc-Dc – aggiunge Bove – dimostra come i partiti siano capaci di mettere da parte la loro autonoma posizione e lavorare ad un progetto unitario. Noi avremo il coraggio di dire le cose come stanno anche a rischio di essere impopolari, non andiamo a caccia di voti, sarà il tempo, la coerenza e la forza del progetto di rinnovamento della classe dirigente a darci ragione. Stiamo lavorando alla crescita di un giovane partito che ha bisogno delle tue idee e del tuo impegno per crescere. Non puntiamo solo il dito, elaboriamo delle proposte concrete, contattami e iniziamo a costruire insieme”.

“Sul discorso delle alleanze per le prossime provinciali – conclude il coordinatore – la nuova unione Adc-Dc si pone: noi rimaniamo fedeli all’accordo con il Pdl e aspettiamo la designazione del nominativo candidato alla presidenza della provincia che dovrà essere espressione del partito di Berlusconi. Qualsiasi altra indicazione volta a chiudere alleanze con partiti minori va discussa ad un tavolo comune di concertazione, poiché a quel punto anche noi siamo pronti a suggerire nomi autorevoli”.

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