“Accordo di reciprocità”, sinergia tra 19 comuni casertani

di Redazione

Fortunato ZagariaCASAPESENNA. I 19 comuni appartenenti al Sistema di sviluppo territoriale dell’agro aversano, da Aversa a Villa Literno (198,74 kmq), con una popolazione di 264.769 abitanti, …

… hanno sottoscritto un patto per lo sviluppo e per il rilancio socio economico del territorio, avanzando una proposta di “Accordo di reciprocità”, rispondendo al bando emanato dalla Regione Campania. Il Capofila del Partenariato Istituzionale è stato individuato nel Comune di Casapesenna. Tre mesi di lavoro, di confronto e concertazione con le parti sociali, imprenditoriali e le associazioni e del terzo settore, coordinati dall’Università cioè la facoltà di Economia d Ingegneria della Sun, per definire un progetto strategico di sviluppo locale duraturo, al fine di riscattare un territorio ricco di risorse endogene, ma riconosciuto negli ultimi anni come comunità dell’illegalità e del disastro ambientale.

Il piano strategico si candida a garantirsi nella prima fase i 70 milioni di euro massimi assegnati dalla regione sui 550 milioni messi a bando, il progetto portante proposto è quello del “ciclo integrato delle acque”, uno dei quattro obiettivi di servizio indicati dalla nuova programmazione comunitaria. Sono programmati interventi unitari proposti dai comuni associati tra loro, che insieme tendono a ricreare migliori condizioni di rigenerazione ambientale ed urbana.

Sono previsti sistemi fognari ed idrici a norma di rilievo intercomunale, opere di mitigazione ambientale, che ridanno ad un territorio tanto martoriato dignità e sostenibilità ambientale. Le opere e gli interventi si inseriscono e sono coerenti a progetti in corso di realizzazione avanzati dalla Regione Campania, come quello del corridoio ecologico dei Regi Lagni, progetto portante di rilievo strategico regionale, finanziato con fondi Fesr 2007/2013.

Sono stati coinvolti dal Pil (Partenariato istituzionale locale) nel processo, che ha definito il piano di sviluppo territoriale, il Consorzio del Basso Volturno e la partecipata regionale Hydrogest Spa. Tali soggetti da subito hanno manifestato interesse alla proposta avanzata, sottoscrivendo un Protocollo d’intesa, ed insieme ad altri portatori di interesse e stakolder hanno aderito alla costituzione del Partenariato Economico e Sociale.

Il soggetto gestore individuato dal Pil che si occuperà delle attività è la Società pubblica “Agrorinasce (Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio s.c.r.l.)” la cui presidenza è affidata fin dalla sua costituzione alla Prefettura di Caserta. La società conta una rilevante esperienza nella gestione di beni confiscati alla camorra, nonché nella realizzazione di progetti ed attività finanziate dal Pon Sicurezza 2000-2006.

L’innovazione della proposta di A.d.r. (Accordo di reciprocità) va ricercata nella collaborazione istituzionale e nella progettazione condivisa e partecipata messa in campo, con il contributo del partenariato sociale ed economico, mirante a riscattare un ambito territoriale depresso ed illegale, conosciuto solo per la vicenda dei rifiuti e dei commissariamenti degli Enti Locali avanzati nelle ultime settimane dal Governo. I Sindaci promotori dell’iniziativa, senza interesse di campanile, sono determinati alla costruzione di un progetto di sviluppo di area vasta, che potrà intercettare tutte le opportunità di sviluppo utilizzando le risorse regionali, nazionali e comunitarie.

La partecipazione al bando regionale è l’occasione per ripartire e creare condizioni di sviluppo per le nuove generazioni. L’università avrà un ruolo determinante per l’intero territorio e sarà il soggetto competente e propulsore per accompagnare il progetto ed il processo avviato in questi mesi.

Fortunato Zagaria, sindaco del comune di Casapesenna, capofila del partenariato istituzionale Pst E4, sottolinea “il risultato epocale” fatto registrare dagli accordi di reciprocità “per il futuro e la rinascita del territorio” e non dimentica d’indossare anche le vesti di vicepresidente dell’Anci Campania. In questo ruolo interviene sulla spinosa vicenda dei rifiuti in Campania. E’ cronaca attuale la decisione del sottosegretario Bertolaso di commissariare 9 comuni per inefficienza nella raccolta dei rifiuti. Sull’argomento Zagaria commenta: “E’ sbagliato compilare una lista nera dei sindaci colpevoli e dimenticare che la vicenda rifiuti è davvero complessa. La complessità si misura soprattutto su due fronti: risorse economiche e controllo del territorio. E’ innegabile che i nostri comuni hanno quasi sempre casse comunali vuote o scarsamente dotate e che devono fare i conti quotidianamente con emergenze antiche, quali criminalità, disoccupazione, deficit sociali e tant’altro. E’ altrettanto innegabile che i sindaci stanno profondendo ogni sforzo ma c’è il grandissimo problema rappresentato dal controllo del territorio. Come si fa a monitorare continuamente un territorio in cui le discariche compaiono ogni giorno come funghi, nei posti più disparati? Rimossa una discarica, un giorno, ne compare un’altra il giorno dopo. Chi vive i problemi del territorio sa benissimo che è un’impresa improba e che ogni comune, con le risorse umane ed economiche di cui dispone non potrà mai farcela da solo. Ecco perché i comuni hanno fortemente bisogno di risorse economiche e di sostegno delle forze dell’ordine. Ecco perché i provvedimenti minacciati da Bertolaso e la compilazione della famosa black list, rischiano di essere più un rimedio gridato che una soluzione tangibile ed efficace al problema: perché scaricano su un solo interlocutore le colpe del tremendo disservizio; perché, come detto all’inizio, dimenticano volutamente i costi necessari ad assicurare un percorso virtuoso nella realizzazione della raccolta rifiuti, specie di quella differenziata. Perché ignorano, o fingono di ignorare l’esistente: che la regione manca a tutt’oggi di impianti di compostaggio e che tanti errori e deficit fatti sin qui registrare sono da imputare ad altre istituzioni, in primis alla stessa regione Campania. Il rimedio – conclude Zagaria – è rivoluzionario ma semplice: da un lato, il territorio deve far sistema; dall’altro, ci deve essere la più forte sinergia con governo e regione. Ad horas si può e si deve attivare, come già richiesto dall’Anci, un tavolo permanente comuni, regione, Governo, che realizzi, per l’appunto, una sinergia progettuale, economica e d’azione. Sono proprio questi rimedi e sinergie gli elementi dimostratisi straordinariamente vincenti nel caso degli accordi di reciprocità”.

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