Natale, concerto di musica popolare nella chiesa di San Marcello

di Redazione

Pino De VittorioCAPUA. Dopo gli affollati appuntamenti di “Natale a Capua” della settimana scorsa promossi dal comitato “Capua Città di Eventi” retto da don Gianni Branco, tra cui quelli con Eugenio Bennato, gli Avion Travel,…

… Franco Mantovanelli e l’orchestra polifonia “Resonare Fibris”, ritorna l’esposizione presepiale degli artigiani capuani.

Il giorno 29 dicembre, ore 19, fino al 6 gennaio, ritorna “Natale Sotto I Pannielli” una tradizione che, ad opera di associazioni locali, si ripete in uno degli angoli più suggestivi ed antichi della città i Pannielli con viuzze, cortine e dedali ricchi di piccole botteghe artigiane con articoli natalizi e presepiali tra cui le opere presepiali del maestro Luigi Brandi.

Alle ore 21, nella chiesa di San Marcello, lo spettacolo “Ancient and traditional songs and other” con Pino De Vittorio (voce), Lello Petrarca (piano) ed Enrico Del Gaudio (percussioni). Antichi, tradizionali suoni ed altro questi gli ingredienti: la musica antica rinascimentale e barocca, la musica tradizionale popolare e il concetto di improvvisazione, di derivazione jazzistica. De Vittorio, è considerato “il canzoniere più colto del momento”, ha percorso il repertorio popolare, quello barocco, il musical americano e la musica tedesca.

“Parlando musicalmente di Rinascimento e Barocco possiamo affermare che sono termini riduttivi, – ha commentato Pino De Vittorio in una intervista rilasciata all’Ufficio Stampa di ‘Capua Città di Eventi’ retto dal giornalista Ernesto Genoni – che ci consentono solo di definire in parte l’ambito cronologico di riferimento, ma gli sviluppi in questo arco temporale sono alquanto imprevedibili. Gli ingredienti dei miei spettacoli sono la musica antica, appunto rinascimentale e barocca, la musica tradizionale popolare e la possibilità di improvvisazione di derivazione meramente jazzistica. Certo – continua De Vittorio – la fusione tra jazz e musiche tradizionali è cosa che si fa da sempre, di solito è il jazz a capitalizzare tali incontri, ma attingere ad un repertorio come quello rinascimentale e barocco è, in vero, un’operazione assai complessa ed ardua”. L’ultimo dell’anno, in piazza dei Giudici brindisi di fine anno con animazione, musica e fuochi d’artificio.

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