Ospedale Monaldi, paziente parla “con gli occhi”

di Redazione

Antonio TessitoreNAPOLI. Antonio Tessitore, di Villa Literno (Caserta), referente casertano dell’Aisla, associazione italiana dei malati di Sla, è stato male la scorsa settimana.

La Sclerosi Laterale Amiotrofica gli rende sempre più difficile respirare. Per questo è stato ricoverato al reparto di Pneumologia dell’Ospedale Monaldi, seguito dal professor Giuseppe Fiorentino.

Antonio parla a fatica e in ospedale, lontano da parenti ed amici che possono interpretare e tradurre il suo farfugliare, sarebbe stato impossibile farsi capire, spiegare sintomi, chiedere aiuto.

Per questo motivo, ha chiesto ai medici di portare con sè il My Tobii, il computer dotato di sintetizzatore vocale e puntatore ottico con il quale ha potuto dialogare con i medici dell’ospedale.

E’ la prima volta che accade. “Ringrazio il dottor Fiorentino e i tecnici della SrLabs, società che produce il computer, perché senza il loro aiuto non ce l’avrei fatta”, ha detto Antonio, che ha aggiunto: “Mi auguro ora che tanti ospedali, tanti medici, seguano l’esempio, per consentire a noi malati di avere maggiore interazione con i nostri medici, interazioneche, in molti casi, può rappresentare la differenza fra la vita e la morte”.

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