Strisce blu, un risultato “inaspettato”

di Nicola Rosselli

Strisce bluAVERSA. Le strisce blu? Sono d’accordo, visti i risultati. E non solo politici, considerato che ha creato un bel ‘casotto’ nella maggioranza di centrodestra facendo venire fuori le contraddizioni latenti da tempo, ma anche per il risvolto pratico della vicenda.

Qualcuno dirà: “Eccolo qui. L’ennesima sviolinata nei confronti di Ciaramella”. Invece, credo che i risultati raggiunti non li volesse nemmeno il sindaco “amicomiounapaccasullaspallaevia”. Probabilmente la maggioranza di centrodestra non aveva alcun intendimento di raggiungere risultati nel campo della viabilità. Voleva, forse, solo dare una sistemazione al servizio, allargare a qualche ausiliare del traffico in più da far diventare cliente. Invece, i risultati, al di là delle polemiche dovute solo ad interessi individuali (politici per i quattro giovani del Pdl che si sono fatti strumentalizzare dal volpone vecchio Paolo Santulli, che pensavano, invece, di utilizzare come testa d’ariete; o personali per chi vuole strisce bianche vicino casa) sono stati interessanti ed invogliano ad andare avanti per questa strada.

D’accordo per la gratuità nei giorni festivi, ma solo in alcune zone (al centro città rimarrei la sosta a pagamento) e salvo qualche piccolissimo correttivo, credo che il tutto vada conservato. Basta passeggiare per le strade cittadine, soprattutto al centro o al Parco Argo e Coppola per notare tanti posti liberi per parcheggiare. Questo significa due cose: c’è possibilità di parcheggiare che prima non c’era: si crea una mobilità di sosta; utilizza l’autovettura solo chi effettivamente ne ha la necessità.

Siamo di fronte ad un intento che dovrebbe essere perseguito soprattutto da due categorie: ambientalisti e commercianti, che, invece, sembrano non aver capito i benefici che possono venire da questo dispositivo. La mobilità di parcheggio, il trovare facilmente posto per la sosta è un vantaggio per il commerciante. Inoltre, il potenziale cliente, grazie al parchimetro, può frazionare il costo della sosta e pagare solo i minuti effettivamente utilizzati. Insomma, per chi non lo avesse capito, per le soste brevi conviene questo meccanismo.Ovviamente non va bene per quei tanti, soprattutto commercianti che vogliono piazzare la propria vettura dalle 8 di mattina alle 20 gratuitamente nei pressi del proprio negozio.

Speriamo, poi, che le scelte in materia di mobilità urbana dell’amministrazione Ciaramella non si fermino alla sosta a pagamento. L’obiettivo deve essere quello di togliere le vetture dal centro cittadino. Bisogna creare una zona a traffico limitato che ricomprenda non solo via Roma, ma l’intero centro ed in maniera permanente. I pedoni saranno, in questo modo, liberi di passeggiare, di guardare le vetrine senza l’assillo delle vetture e il fastidio dei gas di scarico. Spetterà, poi, ai commercianti rendere accattivanti e appetibili i propri prodotti.

Tutto questo implica, però, la creazione di parcheggi di sosta almeno in due-tre punti di accesso alla città che, può, poi, essere percorsa facilmente a piedi senza tanti problemi, considerata la sua lunghezza. Da attivare, quindi, immediatamente il progetto dell’area Alifana presso l’Annunziata e premere su Trenitalia per dare il via al parcheggio in via Atellana con il sottopasso per la ferrovia che porterebbe in piazza Mazzini in un paio di minuti. Non sono opere ciclopiche, ma la normalità. Se solo questa maggioranza la smettesse di litigare e iniziasse a pensare seriamente all’Aversa del futuro…prossimo (non vogliamo attendere molto).

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