Sta per accendersi il “Grande Fratello” aversano

di Antonio Arduino

antenna sul campanile dell'AnnunziataAVERSA. Sul campanile dell’Annunziata e sull’arco di Porta Napoli sono comparse le antenne. Sono quelle del “grande fratello” destinato a vigilare sulla sicurezza di Aversa e degli aversani, controllando 24 ore su 24 le strade della movida e non solo.

Potrebbe entrare in funzione entro dicembre giacché il collaudo dell’impianto sarebbe previsto per i prossimi giorni. Grazie a ben 140 telecamere installate sul territorio comunale, funzionanti con il sistema senza fili che non ha reso necessario sventrare le strade della città per realizzare un nuovo impianto a fibre ottiche, come avvenne quando furono installate le prime 14 telecamere già funzionanti, l’impianto di videosorveglianza controllerà innanzitutto le aree a rischio come via D’Acquisto, via Giotto e il quarto tratto di via Michelangelo, sedi di bar frequentatissimi nel fine settimana, ma non trascureranno zone di grande afflusso come scuole, aree parcheggio, area mercato, centro storico e periferie.

Un controllo che, come detto, sarà attivo 24 ore su 24, permettendo agli uomini della polizia municipale di vigilare istante per istante sulla sicurezza dei cittadini dai monitor presenti nella sala video del comando di via San Lorenzo. Naturalmente per attivare il sistema sarà necessaria l’autorizzazione della Prefettura alla quale è  stato da tempo trasmesso il provvedimento siglato dalla Giunta per ottenere il via libera. Le 140 nuove postazioni di video sorveglianza, aggiunte a quelle già attive sul territorio, rappresenteranno un forte deterrente per coloro che intendono mettere in atto propositi criminosi, ma probabilmente non basteranno. Perché, come ha dimostrato un rapporto della polizia londinese diffuso a luglio 2009, nella città di Londra, dove sono presenti oltre un milione di telecamere, il grande fratello aiuta poco gli agenti di polizia nella caccia ai responsabili dei reati.

Secondo le conclusioni di Scotland Yard, per ogni mille telecamere viene risolto un solo caso criminoso all’anno, cosicché – per i londinesi – ai fini della lotta alla criminalità la video sorveglianza da sola sarebbe inutile e antieconomica. Per sconfiggere il crimine, insieme alle telecamere, è necessario, sostengono i “bobby”,potenziare anche gli organici di polizia.

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