Ad: “Ora la minoranza stravolge anche la lingua italiana”

di Redazione

Eugenio Di Santo e altri esponenti della maggioranzaSANT’ARPINO. “Repetita iuvant. Non temano gli esponenti della minoranza, non useremo il latino, anche perché abbiamo constatato come abbiano purtroppo seri problemi pure a comprendere quella che dovrebbe essere anche la loro lingua madre: l’italiano”.

Si apre con ironia il documento di “Alleanza Democratica per Sant’Arpino” che replica alle accuse del gruppo di opposizione del Pd.

“Già da tempo – si legge nella nota della coalizione che sostiene l’amministrazione guidata dal sindaco Eugenio Di Santo – ci troviamo di fronte ad una minoranza perennemente arrampicata sugli specchi, impegnata a sostenere tesi e posizioni fantasiose per non dire impresentabili. Ma, ad onor del vero, mai ci saremmo aspettati che il sedicente gruppo del Pd arrivasse a snaturare anche la gloriosa lingua di Dante Alighieri. Ebbene nel nostro documento sui principi etici è scritto a chiare lettere che tutti i partecipanti al nostro progetto politico ‘si impegnano a non operare cambi di casacca senza le dimissioni consequenziali’. E cioè la maggioranza è composta dai 13 consiglieri eletti dalla cittadinanza e basta. Cosa c’entri con tutto ciò la scelta di aderire ad una determinata forza politica, quale l’Udc (che, lo rammentiamo, è stata fra quelle che dal primo momento hanno aderito al progetto Alleanza Democratica), non lo abbiamo ancora capito”.

“Il documento sui principi etici costituisce, infatti, un solenne impegno che riguarda il contesto politico amministrativo locale, mentre è chiaro che qualsiasi consigliere comunale di Alleanza Democratica può liberamente scegliere a quale forza politica aderire. Sin dal primo momento la nostra coalizione si è presentata come una formazione civica, composta da esponenti delle più disparate tradizioni culturali e politiche che hanno condiviso e condividono un progetto di amministrazione della nostra comunità. Noi, a differenza vostra, manterremo fede all’impegno assunto con l’elettorato e mai e poi mai accetteremo il consenso di chi è stato chiamato a svolgere il compito dell’opposizione, e se casomai qualcuno dei nostri consiglieri decidesse di fare il salto della barricata si dimetterà, non temete”.

“Circa la coerenza dei consiglieri e degli amici che hanno aderito all’Udc parla la loro storia politica. E proprio questa storia fatta di impegno e passione in favore della comunità santarpinese ha fatto sì che i nostri concittadini scegliessero noi e non voi. All’ex sindaco Savoia, all’attuale capogruppo della minoranza e a tutto lo pseudo gruppo del Pd consigliamo di farsi un bell’esame di coscienza, visto che ormai sono leggendarie la loro bramosia di candidatura, il trasformismo e l’attaccamento al potere fine a se stesso, come dimostra quanto verificatosi durante la passata consiliatura che ha visto un turn over all’interno della compagine amministrativa degna di una squadra calcistica impegnata su tre fronti. Un continuo ricambio di uomini, sigle e casacche che ha avuto un unico risultato passare dall’83% dei voti del 2003 al 44% del 2008”.

“Meditate gente e, soprattutto, dopo aver usato la politica e l’amministrazione comunale a vostro piacimento, abbiate almeno la decenza di non piegare anche la lingua italiana ai vostri infimi interessi di parte”.

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