San Marco, verso l’approvazione del Piano Casa

di Redazione

Gabriele Cicala SAN MARCO EV. “Alla grande prova di apertura al dialogo e al confronto dimostrata dal gruppo del Partito Democratico deve corrispondere ora uno sforzo da parte di tutte le altre forze presenti in Consiglio Regionale, …

…in particolare quelle di maggioranza, affinché si addivenga quanto prima all’approvazione del piano casa e alla conclusione, dunque, di un iter dibattimentale che, ritengo, è durato fin troppo a lungo”. Lo ha affermato il sindaco di San Marco Evangelista, Gabriele Zitiello, il giorno dopo l’ennesimo rinvio della discussione regionale sul piano casa. Il primo cittadino ricorda che “per San Marco l’approvazione del disegno di legge è un passaggio fondamentale per dare seguito ad un chiaro e incisivo indirizzo politico di questo governo cittadino che vuole intervenire sullo scenario urbanistico locale garantendo le legittime aspettative di tanti cittadini”.

E, infatti, come annunciato dallo stesso sindaco a luglio scorso e ribadito recentemente sulle pagine del Magazine comunale dal vicesindaco ed assessore all’Urbanistica Gabriele Cicala (nella foto), l’attuale Amministrazione comunale, attraverso gli uffici competenti, ha presentato tre emendamenti che sono stati recepiti dalla commissione che ha lavorato alla bozza del piano casa. Emendamenti che riguardano la regolarizzazione dei sottotetti non abitabili, la precisazione che gli abbattimenti e ricostruzione di edifici vetusti è vietata solamente nelle zone A e non in quelle B1 e chiarimenti sull’edilizia per le giovani coppie.

“Sono tutti emendamenti – ha spiegato il vicesindaco – che, per quanto riguarda gli ultimi due aspetti, vanno nella direzione di apportare importanti miglioramenti al nostro territorio dal punto di vista urbanistico, mentre per quanto riguarda i sottotetti vanno finalmente a dare risposta a legittime preoccupazioni di molti cittadini, sanando una posizione spesso per certi versi controversa. Da parte nostra – ha concluso il vicesindaco -, stiamo svolgendo una pressione continua, ognuno verso i propri rappresentanti regionali, affinché quanto prima il Piano casa diventi una legge regionale ed il tutto si traduca in una importante occasione di sviluppo economico e crescita urbanistica”.

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