Tariffa acqua potabile, diffida del Pdl

di Redazione

 MONDRAGONE. Il consigliere comunale del PdlSalvatore Davidde, unitamente al capogruppo consiliare Giovanni Schiappa ed ai consiglieri Maria Eleonora Conte, Pasquale Marquez, Daniela Nugnes, Alessandro Pagliaro, Antonio Pagliaro ed Aldo Santamaria, …

… diffida il presidente del Consiglio comunale Claudio Petrella ed invita ad intervenire il segretario generale Pasquale Di Benedetto, portando a conoscenza del Prefetto di Caserta Ezio Monaco il mancato rispetto, la diversa interpretazione e la mancata risposta scritta in violazione del Regolamento del Consiglio comunale relativamente all’interpellanza consiliare inerente la tariffazione, fatturazione ed il controllo della qualità dell’acqua potabile.

Questo il documento presentato dal Pdl:

In data 10 luglio 2009, ai sensi del vigente Regolamento del Consiglio comunale, gli stessi presentavano un’interpellanza avente ad oggetto “la tariffazione, fatturazione ed il controllo della qualità dell’acqua potabile”, in detti Consiglieri comunali dichiaravano che in caso di insoddisfazione, dopo aver ascoltato immediata risposta durante la stessa seduta, si riservavano di chiedere una risposta scritta, nonché di promuovere – ai sensi del combinato disposto degli articoli 49 – III comma – e 35 del Regolamento del Consiglio comunale vigente – una discussione ed una votazione sull’argomento, presentando una mozione anche verbalmente nel corso della medesima seduta.

In data 20 luglio 2009 l’interpellanza avente oggetto “la tariffazione, fatturazione ed il controllo della qualità dell’acqua potabile”, in occasione della prima seduta utile del Consiglio comunale, veniva posta all’o.d.g. registrando – così come si evince dal verbale di detta seduta – l’insoddisfazione degli interpellanti per la risposta ricevuta da parte dell’Amministrazione comunale.

I proponenti consiglieri comunali, nel contempo, chiedevano sia una risposta scritta alle questioni evidenziate nell’interpellanza che la trasformazione della stessa interpellanza in una mozione per la discussione nel corso della stessa seduta.Purtroppo, a differenza di come già avvenuto durante altre sedute di Consiglio comunale, come ad esempio in data 24 novembre 2008, e di quanto previsto dal vigente Regolamento del Consiglio comunale, ai sottoscritti Consiglieri comunali non fu permesso di promuovere una discussione ed una votazione sull’argomento presentando una mozione anche verbalmente nel corso della medesima seduta.

Soltanto nella seduta successiva del Consiglio comunale, in data 31 luglio 2009, veniva discussa la mozione avente ad oggetto “la tariffazione, fatturazione ed il controllo della qualità dell’acqua potabile” ma, a tutt’oggi, non è pervenuta alcuna risposta scritta, così come ritualmente richiesto nell’interpellanza del 10 luglio 2009 e durante la seduta consiliare del 20 luglio 2009, ai sensi del vigente Regolamento del Consiglio comunale.

Quindi, una differente interpretazione del Regolamento del Consiglio comunale in medesime situazioni e l’omissione della risposta scritta alle questioni poste dall’interpellanza del 10 luglio 2009 viola gravemente i diritti della minoranza consiliare nel suo momento di controllo dell’azione dell’Amministrazione Comunale, specialmente in relazione ad un tema delicato come quello del Servizio Idrico Integrato, impedendo la conoscenza di quanto in essere per la risoluzione delle complesse problematiche attinenti il servizio.

La minoranza consiliare, con tale atto, diffida il Presidente del Consiglio comunale Claudio Petrella a voler rispettare il Regolamento del Consiglio comunale vigente, interpretandolo nelle medesime modalità in ogni seduta consiliare ritualmente convocata nonché, nella sua veste di organo super partes e a tutela della minoranza consiliare, a voler compulsare l’Amministrazione comunale affinché il Sindaco Achille Cennami produca apposita e circostanziata risposta scritta alle questioni sollevate nell’interpellanza del 10/07/2009, dando conto, altresì, di tutto quanto accaduto nel trascorso periodo omissivo di risposta scritta.

Inoltre, invita, il Segretario comunale Pasquale Di Benedetto, in qualità di verbalizzante del Consiglio comunale con funzioni di garanzia per il corretto svolgimento dei lavori dell’Assemblea Consiliare, a porre in essere ogni utile azione di supporto al Presidente affinché vengano tutelate e rispettate le prerogative e l’attività dell’intero Consiglio comunale atte a consentire di esercitare le funzioni di controllo proprie dell’Organo Consiliare, nonché la funzione ed il ruolo di ogni singolo componente.

In attesa di un immediato riscontro da parte degli interessati, tale diffida è stata inviata al Prefetto di Caserta Ezio Monaco affinché lo stesso possa avere precipua contezza delle violazioni in essere al Comune di Mondragone, intendendo lo stesso atto formulato anche per porre fine alle suddette violazioni.

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