Voto anticipato? Berlusconi: “Non esiste”

di Angela Oliva

Renato Schifani e Silvio BerlusconiROMA. “Governare fino alla fine del mandato”, è il motto del premier Silvio Berlusconi che mette a tacere le polemiche scaturite dalla dichiarazioni del presidente del Senato Renato Schifani.

Quest’ultimo, infatti, nella serata di martedì aveva asserito che nel momento in cui la maggioranza di Governo non fosse compatta la soluzione migliore sarebbe quella di andare alla urne anticipatamente.

Le parole di Schifani non sono piaciute al presidente del Consiglio che, anzi, si è detto stupito: “Vedo con stupore che si stanno moltiplicando e diffondendo notizie che continuano a fare apparire come imminente un ricorso alle elezioni anticipate. Non ho mai pensato niente di simile. Il mandato che abbiamo ricevuto – sottolinea il premier – è di governare per i cinque anni della legislatura, ed è questo l’impegno che stiamo già portando avanti con determinazione e che intendiamo concludere nell’interesse del Paese anche al di là di una dialettica interna che comunque ne accentua le capacità ideative. La maggioranza è compatta – conclude il Cavaliere – e oltre il 60% degli italiani ci dimostra il loro sostegno e grazie a queste due componenti completeremo le riforme di cui l’Italia ha bisogno”.

D’accordo con il premier anche il leader dell’Udc Pierferdinando Casini che ha ritenuto “inopportune e improprie” le parole del presidente Schifani: “Lo dico con grande stima nei confronti della secondo carica dello Stato – spiega il leader dell’ Udc – ma in assenza dal territorio nazionale del Presidente della Repubblica, in visita in Turchia, ci sarebbe voluta maggiore sensibilità istituzionale. Spero che Schifani non

si offenda di questo mio giudizio che penso, tuttavia, sia largamente condiviso. In ogni caso, minacciare le elezioni anticipate significa brandire una pistola scarica, portare avanti una minaccia sterile e autolesionista che prefigura un’impotenza della maggioranza”

.

In merito alla replica di Berlusconi, invece, Massimo Donadi dell’Idv ha affermato: “Meglio andare al voto piuttosto che assistere a questo indecente spettacolo”.

Gli esponenti della maggioranza di Governo tendenzialmente hanno appoggiato mal tesi del presidente Berlusconi anche se il grido fuori dal coro arriva dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni che ha dichiarato: “Per fare le riforme ci vuole una maggioranza compatta e noi abbiamo una vasta maggioranza e non abbiamo alibi, non possiamo dire che l’opposizione ci blocca. Se quindi la maggioranza è divisa, l’alternativa non può che essere quella indicata da Schifani”.

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