Parma, 32enne muore dopo una notte in cella. La Procura apre inchiesta

di Redazione

 PARMA. Un giovane di 32 anni, Giuseppe Saladino, è morto nel carcere di via Burla, a Parma.

Il ragazzo, tossicodipendente, era stato arrestato lo scorso maggio e condannato per direttissima ad un anno e due mesi per aver cercato di rubare le monetine dei parchimetri di via Pertini. Saladini a cui vennero concessi i domiciliari,venerdì erastato sorpreso fuori casa e nuovamente rinchiuso nel carcere di Parma. Nella notte però il giovane è morto.

La Procura di Parma ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio colposo. Sarà l’autopsia, eseguita dal medico legale Cristiano Bertoldi e disposta dal pm Roberta Licci, a chiarirne le cause del decesso.

La madre del giovane ha nominato un avvocato e un perito che ha assistito all’esame autoptico: “Voglio sapere la verità, – ha detto ai microfoni di Tv Parma – voglio sapere cosa è successo a mio figlio”.

Una storia che riporta alla mente quella di Stefano Cucchi la cui vicenda si infittisce di dubbi dopo le dichiarazioni di un immigrato clandestino di 31 anni, arrestato il 15 ottobre per stupefacenti, che ha raccontato al pm Vincenzo Barba di aver visto dallo spioncino della sua cella il pestaggio del giovane.

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