Cosentino: “Lascio solo se me lo dice Berlusconi”

di Angela Oliva

Nicola CosentinoNAPOLI. Il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino è intenzionato ad andare avanti a patto che glielo consigli il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Sembra che Cosentino vorrebbe rimanere al Governo e mantenere anche la carica di parlamentare che gli garantirebbe l’immunità parlamentare, ma la candidatura alla presidenza della Regione Campania non sarebbe più così certa e tantomeno l’appoggio del premier Berlusconi.

L’idea è stata confermata anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini che, intervenendo alla trasmissione ‘Otto e mezzo’, ha affermato: “Posso garantire che Berlusconi condivide l’inopportunità di candidare Cosentino e non sarà candidato, il che naturalmente non vuol dire che è colpevole”.

Lo stesso Cosentino, intervistato da ‘Il Giornale, ha annunciato che il suo destino dipende da Berlusconi: “L’unico che può decidere sul mio futuro al governo e sulla Campania è solo il premier. Decide lui per la corsa alla presidenza della regione perché è stato lui a togliere quella vergogna dei rifiuti. Decide lui anche per il governo perché sono una sua espressione diretta. A me Silvio ha dato tutto, credo profondamente nell’amicizia e nella gratitudine che non è un sentimento della vigilia. L’ho sentito più volte. Mi ha detto di tenere duro: ‘Stai su col morale, guarda che mi stanno facendo a Palermo e Milano, andiamo avanti’. Io vado avanti e solo se Berlusconi mi chiederà di farmi da parte lo farò”.

Cosentino, accusato di aver collaborato con il clan dei casalesi, minimizza affermando che è cresciuto a Casal di Principe e molte persone le ha viste crescere ma che lui rappresenta la parte sana del paese. Inoltre il sottosegretario non vuole rimandare l’incarico poiché, secondo la sua opinione, sarebbe come ammettere in parte di essere colpevole delle accuse che gli hanno rivolto.

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