Ciancimino consegna i “pizzini” di Provenzano

di Redazione

Bernardo ProvenzanoPALERMO. Massimo Ciancimino ha consegnato ai magistrati alcuni “pizzini” scritti dal boss Bernardo Provenzano negli anni ’90 e indirizzati al padreVito Ciancimino, defunto ex sindaco di Palermo condannato per mafia.

Nuovo impulso, dunque,all’indagine sulla cosiddetta trattativa tra Stato e Cosa nostra subito dopo le stragi mafiose del ’92 e del ’93.

Si tratta di alcuni foglietti che erano stati scritti dal capomafia, quando era ancora latitante e che sono stati inviati a Vito Ciancimino,quando quest’ultimo stava a Roma. Non si conosce ancora il contenuto dei “pizzini”, ma chi li ha letti parla di “materiale molto interessante”.

I documenti erano conservati un una banca all’estero insieme al cosiddetto “papello”, cioè il contenuto delle richieste avanzate da Cosa nostra allo Stato per fare terminare la strategia stragista.

Secondo quanto raccontato nei mesi scorsi da Massimo Ciancimino ai magistrati, che da allora vive sotto scorta e ha lasciato Palermo per trasferirsi a Bologna, sarebbe stato proprio il padre Vito a condurre la trattativa tra i boss e lo Stato. Subito dopo le stragi di mafia, secondo Ciancimino junior, due carabinieri del Ros, lo avrebbero avvicinato per chiedergli se il padre Vito potesse contattare i boss mafiosi.

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