Caso Marrazzo, Cafasso ucciso da “finta” cocaina

di Angela Oliva

ROMA. La morte di Gianguerino Cafasso, detto “Rino”, potrebbe essere rubricato non più come omicidio come conseguenza di un altro delitto ma semplicemente omicidio.

Dai primi esiti degli esami tossicologici sembra che ad uccidere il pusher dei trans sarebbe stata una dose letale di eroina. La Procura aveva già annunciato che la morte di Rino era stata provocata da una sostanza che aveva avuto un effetto letale in pochissimi minuti anche per Cafasso che era un consumatore abituale di cocaina. Da qui il sospetto degli inquirenti che hanno ipotizzato che quella sera Rino potrebbe aver assunto una dose di eroina mascherata da cocaina che gli avrebbe provocato il decesso.

Ad avvalorare questa tesi c’è anche la testimonianza del trans Jennifer, fidanzata con il pusher, che era con Cafasso all’hotel “Romulus” sulla Salaria lo scorso 12 settembre e ha affermato che aveva rifiutato la droga perché aveva un sapore strano: “Ero lì con lui quando ha comin­ciato a sniffare cocaina. L’abbiamo assaggiata, ma io ho sentito subito che era amara e non l’ho più voluta. Non mi piaceva. Quel giorno siamo rimasti in albergo fino al pomeriggio e poi siamo usci­ti per andare a cercare la droga. Siamo entrati in una casa dalle parti sulla Flaminia, tra Saxa Rubra e Tor di Quinto. Lì c’era questo nero che ci ha dato la cocaina. Rino non sembrava con­vinto, era come se non si fidasse. Invece l’uo­mo è riuscito a convincerlo perché l’ha assag­giata davanti a lui. Gli ha detto che la sniffava per dimostrargli che era roba buona”.

Il pusher Rino oltre ad essere il fornitore ufficiale di droga per i trans del quartiere Flaminio, secondo gli inquirenti, era anche coinvolto nel caso dell’ex governatore delle Regione Lazio Piero Marrazzo. Sembra, infatti, che Rino avesse cercato di vendere il video a Marrazzo sotto forma di ricatto. Solo con i risultati ufficiali della consulenza tossicologica, il procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo potrebbe rubricare in maniera diverso il fascicolo della morte di Gianguerino Cafasso.

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