PALERMO.Voleva vincere lo scudetto, come dichiarato ad inizio stagione, ma Walter Zenga è finito per essere esonerato dal presidente del Palermo Zamparini.
“La società – si legge in una breve nota- ringrazia Zenga per l’impegno profuso e gli augura le migliori fortune». La decisione arriva dopo il pareggio di domenica per 1-1 nel derby con il Catania.
Una volta appreso dell’esonero, l’ex portiere dell’Inter e della nazionale italiana si è detto molto “deluso”, ha detto di non voler commentare a caldo la vicenda e ha dato appuntamento alla stampa non prima di mercoledì.
Zenga è il ventottesimo allenatore esonerato da Zamparini in 20 anni di carriera da presidente, nove solo da quando è al Palermo. Un vero record con tanti colpi di scena, compresi i ritorni come quelli di Colantuono e Guidolin, esonerati e poi richiamati sulla panchina e poi di nuovo esonerati.
Il feeling con Zenga si è rotto all’improvviso. Incrinato dopo la sconfitta a Bologna, è stato devastato dal pareggio con il Catania in un derby brutto e senza orgoglio. Il bilancio di Zenga è però uguale a quello di Ballardini l’anno scorso: 17 punti in 13 partite. Lo score è il frutto di 4 vittorie (in casa contro Napoli, Juventus e Udinese; in trasferta a Livorno), 5 pareggi (in casa contro Bari, Roma, Genoa e Catania; in trasferta a Roma con la Lazio) e 4 sconfitte (tutte in trasferta contro Fiorentina, Parma, Inter e Bologna).
Per la successione il favorito sembra Delio Rossi, più volte accostato al Palermo negli ultimi mesi, ma la società ha ancora qualche dubbio e pensa anche a Mario Beretta e Daniele Arrigoni. La decisione definitiva, come annunciato dal ds palermitano Walter Sabatini,arriverà nelle prossime ore, probabilmente in serata.