Il Comprensivo “Ruggiero” ospita don Fois

di Redazione

 CASERTA. L’associazione Homo Viator A.n.s.p.i. e l’Ufficio per l’Educazione e la scuola della Diocesi di Caserta, retto da don Valentino Picazio, in collaborazione con il Seminario Vescovile, retto da don Marco Fois, …

… in occasione dell’Anno sacerdotale indetto da papa Benedetto XVI, hanno messo in campo una nuova iniziativa educativa per far conoscere a tutti i giovani la figura del sacerdote e la sua importanza nella odierna società.

Due i momenti d’incontro che avverranno nelle scuole della nostra diocesi: il primo, in cui i giovani assisteranno ad un video sulla vita del Seminario, a partire dalla storia biblica del giovane Samuele; il secondo, fortemente interattivo, in cui, con l’ausilio dei docenti di religione cattolica, potranno rivolgere domande a don Marco Fois.

 Ad accogliere don Fois e a intraprendere l’innovativa iniziativa educativa, venerdì 6 e sabato 7 novembre scorsi, l’Istituto Comprensivo “Ruggiero” di via Trento, retto dalla dirigente Adele Vairo, di consueto capofila nelle iniziative dell’ufficio per l’Educazione e la Scuola della Diocesi per gli istituti casertani. Coinvolti tutti i presenti, docenti e personale Ata compresi, anche attraverso dei canti di animazione. I ragazzi del “Ruggiero”, infatti, hanno partecipato con entusiasmo ed interesse ed hanno salutato con un tifo da stadio don Marco Fois ed il seminarista Antimo Vigliotta che lo accompagnava, per cui hanno chiesto di poter avere in futuro altri incontri di questo genere. La dirigente ha accolto l’istanza dei giovani ed ha affidato alle docenti Concetta Damiano e Mariella Tescione l’incarico di interagire con l’Anspi e don Fois, ringraziando don Valentino per la bella opportunità resa alla comunità scolastica del rione Acquaviva e di San Benedetto, ed alla Diocesi diCaserta tutta, che dà ai giovani, alle loro famiglie ed all’intera comunità scolastica, modo per poter crescere non solo nella fede ma soprattutto nell’umanità e nella sana relazionalità con gli altri.

“È stata un’esperienza molto positiva”, sottolinea don Marco, alla fine dell’ intenso incontro, perché ha evidenziato l’apertura e la fiducia che i giovani mostrano ancora verso il sacerdote in una società fortemente secolarizzata”.

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