CASERTA. Il diritto di manifestare, con ogni mezzo di diffusione, il proprio pensiero è sancito dallarticolo 21 della nostra Carta Costituzionale.
Lo scrivono, in una lettera aperta indirizzata al sindaco e allamministrazione comunale, gli esponenti radicali Francesco Giaquinto, Luca Bove, Claudio Lunghini, Domenico Letizia, Gianroberto Zampella, Elio Zona, Marco Papale, Alfredo Ferraiolo, Associazione Luca Coscioni Caserta, Associazione Radicale Legalità e Trasparenza, Associazione Gli amici di Eleonora, Manuela Sagliocco.
E chiaro, pertanto, – continuano i firmatari – che tale principio debba trovare la sua piena applicazione in ogni momento della vita pubblica del nostro Paese, e quindi anche della nostra città. Dobbiamo purtroppo constatare che,a Caserta, lesercizio di tale diritto è sottoposto ad una serie di passaggi burocratici, amministrativi e contabili, che lo imbrigliano in una matassa che lo rende impraticabile, svilendo e violando il senso del dettato costituzionale. Riteniamo, infatti, che sia intollerabile il regolamento, in vigore sul territorio del nostro comune, nelle parti in cui impone a qualsiasi associazione/partito politico il pagamento di 44,62 euro (suddivisi in 30 euro per fantomatici diritti di istruttoria ed 14,62 euro per bolli) per la formulazione della richiesta di occupazione di suolo pubblico, attività vitale per dialogare con la cittadinanza ed offrire alla stessa non la semplice mercanzia, ma un bene tanto prezioso quanto intangibile quale è quello delle Idee.
E altrettanto intollerabile che del regolamento in questione non ci sia traccia sul sito internet del Comune e che lo stesso non sia possibile visionarlo nellufficio competente. Ci piacerebbe, pertanto, conoscere la ratio di questo oscuro provvedimento amministrativo, che mette letteralmente il bavaglio a chi, come i sottoscritti, sceglie liberamente e gratuitamente di dedicare il proprio tempo libero all iniziativa politica. SeCaserta ha lambizione di diventare una città più civile, è fondamentale modificare immediatamente tale normativa, sottolineando il nostro impegno in tutte le sedi affinchè ciò avvenga al più presto.
Desideriamo, infine, sottolineare che non è soltanto in ballo il diritto del movimento radicale a svolgere la sua più consueta attività politica, fatta di tavoli, raccolte firme e dialogo continuo con i cittadini, ma il diritto di tutti i partiti e di tutte le associazioni casertane ad esercitare larticolo 21 della nostra Costituzione, consapevoli che dove cè strage di legalità, lì c’è la premessa per compiere strage di vite e popoli.