CASERTA. Dopo numerosi reclami amministrativi, finalmente ha avuto termine la querelle giudiziaria che ha visto coinvolti lAsl Caserta e la signora R.P..
Questultima era stata illegittimamente estromessa dalla composizione del Comitato di Dipartimento di Salute Mentale, avendo lamministrazione introdotto in ambito sanitario il principio della equipollenza tra la figura di Animatore di Comunità e quella, rivestita dalla ricorrente, di Educatore Professionale. Spirati i termini per il ricorso dinanzi al Tar Campania, la donna, per il tramite dellavvocato Massimiliano De Benedictis del Foro di Santa Maria Capua Vetere, faceva valere i suoi diritti con ricorso straordinario al presidente della Repubblica.
Acquisiti i pareri del Ministero della Salute e del Consiglio di Stato, il 23 settembre scorso il presidente della Repubblica decretava il pieno accoglimento del ricorso. E importante riportare alcuni brevi passaggi del provvedimento:
.il titolo di Animatore di Comunità non può essere considerato equipollente a quello di Educatore Professionale
.; né
Grande soddisfazione è stata espressa dallavvocato De Benedictis, sempre attento ai problemi afferenti il mondo sanitario in Campania, e dal segretario della Ugl-Utl di Caserta Sergio DAngelo, che afferma: Nel caso in esame lAsl Caserta ha operato in pieno contrasto con