Schiavone: “Non c’è più accordo tra assessori e consiglieri”

di Redazione

Vincenzo SchiavoneCASAL DI PRINCIPE. “Non si riesce a capire qual è l’effettivo ‘stato di salute’ dell’Amministrazione Cristiano, ovvero in quali acque stia navigando, se esse siano calme o agitate”.

Lo afferma il consigliere di opposizione di “Alba Nuova” Vincenzo Schiavone. “Ma procediamo con calma e analizziamo tutte le tessere del mosaico, che abbiamo a disposizione. Prima tessera, come tutti ricorderete a fine settembre scorso, tutti i giornali locali hanno riportato degli articoli relativi ad un eventuale “ribaltone”, parola impropria perché in realtà si trattava di un atto di sfiducia nei confronti del Sindaco Cristiano orchestrato da esponenti dell’opposizione e a cui avevano partecipato Consiglieri di maggioranza. Seconda tessera: si sono continuamente lette dichiarazioni del Sindaco e degli Esponenti del suo Esecutivo, in cui si affermava che ‘la maggioranza era coesa, unita e più forte che mai’. Ma solo pochi giorni fa un consigliere di maggioranza rilascia una dichiarazione, riportata sempre da quotidiani locali, in relazione alla Inefficienza Amministrativa dell’Esecutivo Cristiano, in cui si sosteneva che il carente stato di fatto del nostro Comune era dovuto alla mancanza di organizzazione e che il procedere su questa strada poteva portare solo un peggioramento e addirittura si ipotizzava di essere poco utili al paese. Infine, terza e ultima tessera, per il momento, consistente nella richiesta che l’intero gruppo consiliare del Pdl, costituito da dieci Consiglieri, ha fatto attraverso un documento da presentare al sindaco Cristiano e alla sua Giunta Comunale, di poter visionare le delibere e le determine della Giunta stessa prima di essere approvate. Ora avendo composto il mosaico in maniera quasi completa, è necessario, soprattutto in relazione all’ultima notizia, chiarire a tutti i cittadini, che i Consiglieri Comunali, tra i loro diritti hanno la facoltà di visionare qualsiasi atto amministrativo, anche se solo preparatorio, in ogni istante, cosi come sancito dal comma 3 dell’art. 28 dello Statuto Comunale”.

“Quindi, – si chiede Schiavone – perché chiedere una sorta di autorizzazione, con un documento sottoscritto da dieci Consiglieri, alla Giunta per visionare preliminarmente atti amministrativi che si possono chiedere di diritto? Probabilmente ognuno di questi avvenimenti rappresenta un segnale certo, un sintomo di una malattia che sta per esplodere in tutta la sua potenza, un qualcosa che da diverso tempo a questa parte sta diventando sempre più “pesante” e che cos’è questo malessere? Certamente, stando a ciò che si legge, si può dire che tra gli Esponenti della Maggioranza e per meglio dire tra gli Assessori e i Consiglieri non c’è più quella gestione univoca della macchina amministrativa, ovvero non c’è più accordo. La richiesta da parte dei Consiglieri del Pdl di voler visionare preventivamente tutti gli atti amministrativi della Giunta Comunale, può significare solo che non vi è più fiducia nell’operato dell’Esecutivo Cristiano. Ma ciò significa anche che l’Amministrazione non ha gestito nel migliore dei modi possibili la propria funzione pubblica dimostrandosi inefficace e lacunosa”.

“Significa, – conclude Schiavone – ancora che i consiglieri del Pdl hanno sfiduciato il loro stesso sindaco. Quindi saranno necessari ulteriori accordi tra di loro (accordi di poltrone?!)”.

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