San Cipriano, il Consiglio di Stato annulla decreto scioglimento

di Redazione

Enrico Martinelli SAN CIPRIANO. Il Consiglio di Stato, con sentenza numero 6657/2009, reintegra nelle sue funzioni il sindaco di San Cipriano d’Aversa Enrico Martinelli (Pdl), annullando il decreto di scioglimento del Consiglio comunale.

La decisione dei giudici arriva comunque a mandato scaduto, anche se per Martinelli e l’ex amministrazione rappresenta un’ottima notizia che sgombra il campo da ipotesi di infiltrazioni della camorra nella gestione amministrativa.

Il primo a commentare la sentenza è il presidente del Gruppo Pdl al Consiglio Regionale della Campania Paolo Romano: “Le motivazioni con le quali il Consiglio di Stato, con sentenza n. 6657/2009, ha annullato lo scioglimento del Comune di San Cipriano d’Aversa disposto nel 2008 dal Governo Prodi, – dice Romano – rendono giustizia al buon governo e all’onorabilità del sindaco Martinelli. Nelle motivazioni, depositate appena qualche giorno fa, infatti, i magistrati non solo sottolineano la regolarità amministrativo-contabile degli atti esaminati ma evidenziano come l’azione di buon governo dell’amministrazione comunale si sia espressa anche e soprattutto con riguardo al contrasto della criminalità organizzata”.

“Purtroppo, – aggiunge il presidente del Pdl al Consiglio regionale – le lungaggini della giustizia amministrativa hanno fatto sì che la sentenza arrivasse a mandato scaduto. Tuttavia, la sentenza è comunque una buona notizia che sgombra definitivamente il campo da veleni e sospetti sui quali certa malapolitica di centrosinistra ha irresponsabilmente marciato in dispregio di chi, come hanno sottolineato i cinque alti magistrati, non ha esitato ad esporsi in prima persona, rispetto a criticità ereditate dalle precedenti amministrazioni, per contrastare malaffare e camorra. Strumentalizzazioni gravissime, va detto, che hanno nuociuto all’intera comunità sanciprianese. Ma sappiamo chi ringraziare”.

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