CASALE. Al via oggi, nell’aulabunker di Santa Maria Capua Vetere, davanti alla prima sezione penalecomposta dalpresidente Raffaello Magi, a latere Valeria Bove e Rosa De Ruggiero, il processo a carico del gruppo di fuoco del clan dei casalesi capeggiato da Giuseppe Setola.
Quest’ultimo ed altri 35 imputati sono accusati di associazione di stampo camorristico aggravata da finalità di terrorismo, corruzione, favoreggiamento, tentati omicidi, interstazioni fittizie di beni, detenzioni di armi ed estorsioni.
Tre, per ora, le associazione antiracket che si costituiranno parte civile nel processo a Setola e i suoi affiliati: la “Fai”, la “Uca” e “Mo basta!”. Decine i comuni che hanno preannunciato la stessa intenzione. Ventidue gli episodi di estorsione tentata o consumata che verranno analizzate dalla Corte. Il processo tratterà anche della fuga diSetola dalla clinica di Pavia,risalente all’aprile del 2008 grazie a un permesso di permanenza per una grave patologia agli occhi diagnostica dai medici, e dell’altra rocambolesca fuga dai tombini delle fogne situate nel covo di via Cottolengo a Trentola Ducenta, poco prima che fosse preso a Mignano Montelungo.
Quattro i tentati omicidi contestati: quello commesso ai danni di Maria e Francesca Carrino, rispettivamente sorella e nipote di Anna Carrino, la collaboratrice di giustizia ex compagna del boss Francesco Bidognetti, ma anche il tentato omicidio di Salvatore Orabona e Giuseppina Molitierno la sera del 13 dicembre a Trentola Ducenta. Il pool di otto magistrati impegnati delle varie fasi dei processi – coadiuvati dal procuratore aggiunto della direzione distrettuale antimafia di Napoli Fabrizio Cafiero De Raho – e’ formato da Francesco Curcio, Cesare Sirignano, Catello Maresca, Alessandro Milita, Giovanni Conso, Raffaello Falcone, Marco Del Gaudio e Antonello Ardituro. Per il12 novembre, invece, è stato fissato il processo per la strage degli immigrati.
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da Tv Luna 2 |
