Udc, Balivo a Menditto: “Dobbiamo darci regole interne”

di Redazione

Luigi MendittoRomilda BalivoAVERSA. Sembra non trovare pace la maggioranza di centrodestra che regge le sorti del comune normanno, dove lo “sbarco” degli sconfitti del centrosinistra sul carro dei vincitori …

… ha ottenuto l’effetto di rendere meno stabile una coalizione che pure era uscita dalle urne con percentuali che rasentavano quelle bulgare. I transfughi del centrosinistra che hanno trovato riparo sull’altro fronte, infatti, spesso si comportano come se ancora facessero parte della loro coalizione originaria.

L’ultimo caso, in ordine di tempo, però, riguarda proprio un eletto nelle fila di un partito della coalizione, l’Udc, ed è relativo al consigliere comunale Luigi Menditto, “reo” di aver sottoscritto, insieme ai rappresentanti del Nuovo Sud, Paolo Santulli ed Imma Lama, al consigliere del Pdl Rosario Capasso (proveniente da Progetto Democratico per Aversa – Lista Stabile) e al consigliere del Gruppo della Libertà Giovanni Tirozzi, una richiesta di convocazione di consiglio comunale sulla vicenda (poi rientrata) degli ausiliari del traffico esclusi dal nuovo servizio di parcheggi. Per lui, come già per Capasso nel Pdl, si è parlato anche di una possibile espulsione dal partito.

Getta, però, acqua sul fuoco la capogruppo consiliare del partito di Casini, Romilda Balivo, che ha dichiarato: “Menditto ha preso un’iniziativa personale, senza assolutamente condividere la decisione con il partito, che non avevamo nemmeno affrontato. Questo episodio, che non credo possa portare ad un’espulsione del collega, ci ha insegnato che dobbiamo darci delle regole interne, che saranno certamente seguite tenuto conto che il nostro gruppo consiliare è stato sempre unito, ha sempre lavorato in concertazione”. La stessa Balivo, poi, conclude: “Come capogruppo non posso non evidenziare che questo atteggiamento mi ha sorpreso non poco, proprio in considerazione del clima unitario che si vive nel partito”.

Insomma, per Menditto solo una “lavata di testa”, mentre Tirozzi ha già pagato il suo “pegno” tenuto conto che il tavolo della coalizione lo ha di fatto costretto a dimettersi da presidente della commissione consiliare cultura, dove era stato eletto grazie al voto del piddino Francesco Gatto. A questo punto rimane da vagliare solo la posizione dell’ultimo firmatario, Capasso, per il quale il segretario cittadino del Pdl Nicola Golia aveva ribadito la volontà di espellere chi non era stato eletto con il centrodestra.

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