Parcheggi, Rc e Pdci: “Aversa è ‘blu’ di rabbia”

di Antonio Arduino

Piazza MarconiAVERSA. Le strisce blu cancellano il progetto di riqualificazione di piazza Marconi. E’ quanto affermato dal Partito della Rifondazione Comunista e dal Circolo “Rosa Luxemburg” del Partito dei Comunisiti Italiani in un manifesto …

…in cui si fa l’analisi della condizione ambientale creata dall’attivazione del nuovo sistema di parcheggi a pagamento. Per piazza Marconi, l’esempio più eclatante del danno prodotto dalle strisce blu, era stato preparato un progetto di riqualificazione per il quale tre anni fa, nei primissimi mesi del 2007, era in corso di pubblicazione la gara d’appalto. Un appalto da oltre un milione di euro che avrebbe dovuto trasformare la piazza in una grande area verde, riccamente illuminata, dotata di arredo urbano e aree parcheggio. Anche aree parcheggio, non solo parcheggio come oggi è diventata la piazza, dove la strisce blu la fanno da padrone. Anche per questo “Aversa (è) blu di rabbia” secondo i firmatari del manifesto che invitano l’amministrazione a revocare “immediatamente il provvedimento” definendolo “approssimativo e caotico”.

“Le strade di Aversa – si legge nel manifesto – sono invase dalla strisce blu, ma anche gialle, bianche rosse, a volte anche di più colori insieme. Le aree limitrofe sono assediate dalla auto in fuga dal ‘balzello’. E poi ci sono i residenti, più residenti degli altri quelli che hanno diritto alla strisce gialle, che però sembrano essere più un regalo che la possibilità di poter parcheggiare sotto casa, interi isolati sprovvisti di garage come parco Coppola”. “Poi- continuano i partiti comunisti – non mancano i privilegi per i politici esentati per cui pagano lavoratori, studenti, pendolari e cittadini ‘semplici’ e le autorizzazioni che non si capisce chi le rilascia chi ne abbia titolo e quali siano i costi”.

Per i firmatari del manifesto è “un caos assoluto. Ciaramella ha veramente fatto il suo capolavoro, mai aveva raggiunto vette di tale approssimazione e incapacità amministrative e ne è felice autore”. “L’altra ad essere felice – osservano – è la società che gestisce i parcheggi che, come nel film di Troisi e Benigni, chiede un fiorino, anzi un euro e mezzo, a chiunque osi fermarsi, sostare, sfiorare le strisce blu che ricoprono ormai l’intero territorio cittadino. Soldi che tra l’altro non andranno alle politiche sociali, a combattere il degrado sempre più presente nella città”. “Se per l’amministrazione comunale il futuro e il presente di piazza Marconi è farla diventare un parcheggio o un deposito di ‘munnezza’ ci chiediamo quale recupero sociale e culturale si vuole programmare per i quartieri popolari”. “Si revochi immediatamente il provvedimento approssimativo e caotico e – conclude il manifesto – si apra una discussione su quale servizio, per quale città. Vogliamo parcheggi per i pendolari su modello Anm (i parcheggi della linea 1 della Metro costano 1 euro e 10 centesimi al giorno), recuperare Piazza Marconi al suo ruolo di cuore popolare della città, sistemare con il contributo attivo della cittadinanza le aree per il parcheggio e destinare i fondi a politiche sociali per la città”.

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