I ragazzi del ‘Fermi’ ridipingono l’istituto

di Nicola Rosselli

 AVERSA. E’ uno di quegli episodi che ti aprono il futuro alla speranza, soprattutto perché viene dai ragazzi, spesso testimoni di un menefreghismo senza limiti, di una mancanza assoluta di valori.

Diverse decine di studenti del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Aversa hanno deciso di ridipingersi da soli le aule che ospitano le loro classi. Ed eccoli, dopo aver chiesto il permesso ufficiale al dirigente scolastico Umberto Mazzarella, in orario extrascolastico, con la sola “vigilanza” di un docente volontario, armati di vernice, pennelli e scale, pronti a ridipingere le grigie aule con sgargianti colori, pareti uguali a due a due. E non senza un ulteriore pizzico di fantasia. In alcune delle quattro aule fino ad ora ritinteggiate, infatti, si leggono frasi che ci riportano con la mente a Lucio Battisti o, altra bellissima idea, i palmi delle mani di tutti gli studenti della classe riportati sulla parete.

L’iniziativa sembra essersi trasformata in un vero e proprio trend con le nuove richieste che fioccano. Insomma, una vera e propria gara all’aula più bella e a guadagnarci solo le vecchie e spente aule del “Fermi” che riprendono colore e ridanno la speranza in un riscatto di questa nostra bistrattata terra.

La vicepreside Angela Comparone sottolinea, da parte sua, come l’iniziativa non vada vista solo dal punto di vista cromatico-materiale. “Questi ragazzi – ha dichiarato la professoressa Comparone – stanno imparando ad avere il rispetto del bene pubblico; sentono quelle aule finalmente proprie. Inoltre, si è creato l’effetto emulazione e questo impegno sociale si è trasformato in una gara bellissima, che sta dando ai nostri giovanissimi studenti la consapevolezza di far parte di una collettività più vasta, dove i beni comuni vanno tutelati perché patrimonio di tutti noi”.

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