Sigilli al Bingo di Teverola: i dipendenti bloccano l’Appia

TEVEROLA. Un pomeriggio di fuoco alla periferia di Teverola. Oltre allo sciopero della “Jacorossi”, in contemporanea sono scesi in strada i lavoratori della sala “Bingo Boys”, che venerdì mattina si sono visti porre i sigilli alla struttura. video

Una cinquantina di dipendenti hanno bloccato il tratto della via Appia situato proprio dinanzi la sala, provocando lunghissime code in entrambe le direzioni. Al centro della carreggiata, presidiata dai carabinieri, i lavoratori hanno sparso centinaia di cartelle del bingo e gridato tutta la loro rabbia per la situazione venutasi a creare.

La struttura è sotto gestione commissariale dall’aprile scorso dopo l’operazione “Hermes” della Guardia di Finanza che in tredici città italiane portò all’esecuzione di 36 ordinanze di custodia cautelare e al sequestro di diverse sale bingo, tra cui quella di Teverola, per i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, truffa allo Stato, riciclaggio di denaro sporco, corruzione di pubblici ufficiali.

Nel corso dei mesi, sempre sotto amministrazione commissariata da parte del tribunale, sono subentrati nuovi soci, che hanno messo in minoranza una parte della precedente gestione. E’ emersa però l’assenza del certificato antincendio, opere abusive e altre difformità che hanno indotto i nuovi soci ad attivarsi per mettere a norma la struttura. Ma di tempo gliene stato concesso poco visto che sono giunti i carabinieri che, su disposizione della Procura, hanno messo i sigilli.

“Stiamo cercando di sanare i guasti provocati non da noi ma dalla precedente gestione, di ridare una nuova immagine in positivo dell’intera struttura. E che fanno? Ci chiudono, mandando per strada decine e decine di famiglie”, sottolineando gli attuali gestori che ora, assieme ai dipendenti, chiedono a gran voce la riapertura.