Scuola, lettera all’assessore: “Non guardi i colori politici”

di Redazione

Susy Ronga SANT’ARPINO. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Susy Ronga indirizzata all’assessore alla pubblica istruzione Giuseppe Lettera.

Egregio Assessore, non è mia intenzione impartire lezioni a nessuno, né voler alimentare polemiche stucchevoli, tuttavia mi corre l’obbligo di ricordare che «scuola aperta a tutti» significa accogliere efficacemente ogni bambino e fornire ad esso istruzione, educazione e socializzazione adeguata e proporzionata non solo alle condizioni psicofisiche, ma alla “dignità” dello studente quale essere umano e portatore di diritti e di doveri, a prescindere da qualsiasi provenienza, ceto sociale, estrazione religiosa o altro.

Solo tali esigenze hanno spinto e spingono la sottoscritta, insieme da altre mamme, a farsi promotrice di iniziative con chiare finalità collaborative e migliorative dell’offerta scolastica, che solo la sua miopia si ostina ad inquadrare, ingiustamente, in una immotivata contrapposizione “partitica”, per il solo fatto che la scrivente è una dirigente del Partito democratico.

E la pregherei di non insistere su tale aspetto e a non costringermi, nell’interesse dei ragazzi e della scuola, a scendere sul suo stesso piano. Le vorrei ricordare che il rispetto della legge e della cultura della formazione scolastica prescinde dalle logiche di appartenenza, né tantomeno è preziosa concessione dell’Amministrazione di Sant’Arpino, che non può e non deve privare neanche per un giorno i “più deboli” dei loro diritti. E, oltre ai bambini, in questo caso ad essere deboli siamo noi, le mamme e quei papà impossibilitati o in difficoltà, per motivi che non è necessario qui riportare, ad accompagnare i loro figli a scuola.

La mia impressione, mi auguro di sbagliarmi, egregio Assessore, è che a lei poca interessa il “benessere” degli alunni e che misura e valuta gli argomenti proposti dai genitori non nel merito, ma guardando al colore della “casacca”. E per questo la inviterei ad essere più rispettoso delle sue interlocutrici e a non ricorrere a meschine miserie umane che non le fanno onore. Infatti, la sensazione che è più di una sensazione, è che lei sia poco interessato a trovare le opportune e dovute soluzioni e molto più attento ad accusare, additare responsabilità, in modo misero e con incomprensibile livore, chi da anni, e per essere chiara la sottoscritta, cerca di offrire un contributo costruttivo alle vicende che attengono gli interessi generali e in alcuni casi gli interessi dei più deboli. E tutto questo per un meschino calcolo di bottega.

Pertanto, auspicando in un suo ripensamento ed in una positiva inversione di tendenza, voglio sperare e credere, ed in tal senso tutte le mamme, che le ci convochi non solo per ascoltare, come è nel suo dovere, ma anche per fornirci adeguate e garantire al più presto un puntuale ed efficiente servizio scolastico. (Susy Ronga)

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