Antenna dietro al cimitero, protesta dell’associazione Ats

di Redazione

 ORTA DI ATELLA.L’associazione Ats, attraverso il presidente Salvatore Sorvillo, contesta la realizzazione, in via Silvio Pellico, all’ingresso posteriore del cimitero comunale, di una stazione radio-base per la telefonia mobile Telecom.

“Sembra che i lavori siano stati autorizzati in forza di unaDia (denuncia inizio attività) iscritta al protocollo 16866 del 7 agosto 2009″, afferma il geometra Sorvillo, che, in una lettera inviata ai commissari prefettiziscrive:”Il sottoscritto ha anche ricoperto il ruolo, per brevissimo tempo di responsabile per il rilascio dei permessi a costruire e delle Dia,. ed in data 14 agosto 2007 respinse le richiesta per l’installazione delle antenne sul santuario del convento dei frati minori in via San Salvatore e su di un fabbricato privato in via Troisi, motivando che le stesse ricadevano entro il perimetro urbano ed in contrasto con le norme vigenti in materia di campi elettromagnetici, ovvero, Delibera diConsiglio comunalenumero 34 del 13 settembre 2005 che integrava e modificava il regolamento edilizio approvato con delibera diConsiglio numero23 del 19 giugno 1999, inoltre in considerazione degli articoli 3 e 4 del suddetto regolamento, ed in relazione ala delibera consiliare numero 23 del4 dicembre 2006per la perimetrazione urbana le stesse non potevano in alcun modo essere installate”.

“Ora – continua Sorvillo – ci si chiede come mai un’amministrazione commissariale, con tecnici di sua fiducia altamente qualificati,con delle forze dell’ordine sempre pronte ad intervenire per reprimere qualunque tipo di abuso o violazione della norma urbanistica, consentano l’installazione di un antenna radio-base entro il perimetro edificato, e come mai, visto che nei giorni scorsi si sono avuti tumulti nella zona con cittadini che si sono opposti in maniera forte e viva alla prosecuzione dei lavori, l’ente Comune non ha provveduto a revocare tale autorizzazione indubbiamente illegittima. Se laDia non ha avuto esito favorevole i lavori sono da ritenersi abusivi, quindi soggetti ad ordinanza, mentre se laDia ha avuto esito positivo ci troviamo di fronte ad un grave errore endoprocedurale speriamo non voluto, ma certamente sanabile entro i termini previsti dalla normativa”.

“La nostra salute – sottolinea il presidente dell’Ats – è gia fortemente minata dalla questione Eurocompost, pervasa dalle discariche a cielo aperto e seriamente compromessa da tutto in degrado urbano che ci circonda, non crediamo debba essere ancor più messa in pericolo.O forse chi ha intrapreso tali lavori credeva che i morti non avvessero a che dire, e che le voci dei vivi non fossero da alcunché ascoltate? Nel ringraziarvi per il lavoro che state svolgendo sul territorio comunale – conclude Sorvillo rivolgendosi ai commissari – vi chiediamo di tutelare la salute pubblica ricordandovi che Orta di Atella ha 10,4chilometri quadraticon circa il 70% del territorio non ancora edificato quindi cìè spazio a sufficienza per installare tutte le antenne per tutti i gestori ma sempre fuori il perimetro urbanizzato”.

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