Dallo scavo preistorico rinvenuto paleosuolo di 50mila anni fa

di Redazione

 MONDRAGONE. Dallo scorso mese di settembre è in corso la nona campagna di scavo nella grotta di Roccia San Sebastiano in località Incaldana, …

… condotta, con il contributo finanziario del Comune di Mondragone, dall’Università di Roma “Sapienza” inregime di concessioneda parte della Soprintendenza archeologica delle Province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta.

Lo scavo di questo anno, che terminerà verso la metà di Ottobre, ha permesso di ampliare l’esplorazione dei livelli più antichi del Paleolitico superiore, al di sotto del livello Gravettiano datato a circa 20mila anni fa. La sequenza messa finora in luce dimostra, in modo sempre più evidente, la continuità e l’intensità della frequentazione preistorica dell’area del Comune di Mondragone e delle pendici del Monte Massico.

Al di sotto dei livelli già noti fino al 2008, è stato possibile accertare la presenza di un importante livello con resti di fauna e manufatti litici attribuibili alla cosiddetta cultura Aurignaziana, che si colloca in Europa agli inizi del Paleolitico superiore, con datazioni, in altri giacimenti italiani, intorno a circa 30mila anni fa.

 “Si tratta di un risultato sorprendente – commenta entusiasta l’assessore alla cultura Antonio Taglialatela – che premia la volontà di incrementare le risorse per gli scavi a partire dall’anno 2008″.

La scoperta certamente più significativa di questa campagna di ricerche è stata tuttavia quella relativa all’esistenza di un livello ancora più antico, approssimativamente databile tra 45mila e 50mila anni fa, caratterizzato da un notevole ricchezza di manufatti riferibili al Musteriano, la cultura che precede l’arrivo in Europa dell’Uomo moderno. La scoperta e lo scavo in corso di questo livello documentano la presenza di gruppi umani Neandertaliani, la specie che popolò l’Europa e parte dell’Asia, tra circa 200mila anni fa fino a poco meno di 30mila anni fa.

 “Con questa scoperta cambia la storia di Mondragone e la presitoria dell’Alta Campania. – commenta il sindaco Achille Cennami– Mondragone diventa terra di uomini Neandertaliani e i prossimi anni possono essere ricchi di ulteriori importanti scoperte. Ci troviamo di fronte a reperti che non hanno valore commerciale ma un grandissimo valore scientifico, trattandosi direperti inpietra e in selce. Il Museo Civico Archeologico ‘Biagio Greco’ si conferma essere una punta di eccellenza nel campo dei Beni Archeologici, grazie anche all’intensa collaborazione della Soprintendenza Archeologica e la direzione del dottor Luigi Crimaco“.

Le foto sono inerenti la Grotta di Roccia San Sebastiano a Mondragone oggetto di scavi da parte del professor Marcello Piperno dell’Università “La Sapienza” di Roma per conto del Museo Civico Archeologico “Biagio Greco” in regime di concessione del Ministero dei Beni Culturali – Soprintendenza Archeologica di Caserta, Benevento, Avellino e Salerno.Le foto raffigurano la grotta, il paleosuolo musteriano ed i primi strumenti in selce rinvenuti,databili a 50mila anni fa,ovvero nel periodo dipresenza dell’uomo Neandertaliano.
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