Pd, Bersani avanti nelle ‘qualificazioni’: 55,13%

di Redazione

Pier Luigi Bersani ROMA. Pier Luigi Bersani vince il congresso del Partito Democratico al termine del voto nei congressi di circolo.

Su 467mila votanti, l’ex ministro ha ottenuto il 55,13%, Dario Franceschini ha il 36,95% e Ignazio Marino raggiunge il 7,92%. Sono questi i dati definitivi dei congressi diffusi dal Pd.

Nei 7.221 congressi hanno votato 466.573 iscritti, pari al 56,40 per cento degli iscritti aventi diritto. Pier Luigi Bersani ha ottenuto 255.189 voti, pari al 55,13 %, Franceschini 171.041 voti pari al 36,95 % e Marino 36.674 voti pari al 7,92 %.

A Bersani 16 regioni su 20. L’ex ministro ottiene più voti tra gli iscritti al Pd di 16 regioni su 20, mentre Franceschini prevale in Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Lazio e Valle d’Aosta. Marino supera la soglia del 5% necessaria per partecipare alle primarie in 13 regioni e alla fine ottiene il risultato con il 7,92% di media. Sono alcuni dei dati che emergono dalla tabella che raccoglie i risultati definitivi dei congressi di circolo in vista delle primarie del 25 ottobre. Il differenziale di voti tra gli iscritti tra Bersani e Franceschini è di 84mila voti, concentrati in Calabria, Campania e Puglia (43mila voti in tutto).

“È con viva soddisfazione – afferma la commissione nazionale – che sottolineiamo la straordinaria partecipazione di tante iscritte e iscritti diffusa su tutto il territorio nazionale e la trasparenza e la qualità del dibattito che ha visto migliaia di persone prendere la parola per dare il proprio contributo”.

La stessa commissione “ringrazia le iscritte e gli iscritti al Pd e tutti coloro che hanno reso possibile questo importante risultato”. “A tutti gli iscritti – continua la commissione – e ai tanti elettori del Pd che vogliono un futuro diverso del Paese chiediamo ora un impegno per fare delle primarie del 25 ottobre un grande fatto che rafforzi la qualità della democrazia italiana”.

Bersani ha commentato: “Il livello di partecipazione nei circoli è stato davvero impressionante e senza precedenti. È un fatto di democrazia di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi. Il risultato ottenuto per me è molto soddisfacente. La proposta che ho avanzato è stata evidentemente compresa nei circoli. Adesso questa scelta viene messa alla prova delle primarie. Siamo tutti impegnati perchè possa esserci una grande partecipazione così da rafforzare il progetto che il Pd presenterà al Paese”.

Ma Luciano Nobili, membro della direzione nazionale del Pd, ritiene che Bersani non abbia ancora vinto niente, al massimo la sua è una ‘pole position’.”Leggo con grande stupore sulle principali agenzie di stampa che Pier Luigi Bersani ha vinto il congresso del Pd con il 55% dei votì e non capisco a quale presunto congresso si faccia riferimento”, dice in una nota Nobili. “Tutti sanno infatti che, come previsto dallo statuto, il segretario del Pd sarà scelto il 25 ottobre attraverso primarie aperte a tutti i nostri elettori – continua Nobili – i dati che vengono riportati sono quelli raccolti nelle assemblee dei circoli che si sono tenute nelle ultime settimane ma che non determinano un bel nulla. Rappresentano solamente la ‘qualificazione’ alle primarie che sono lo strumento che ci siamo dati, all’unanimità, per scegliere il segretario e l’assemblea nazionale del nostro partito”. “Per cui è legittima la soddisfazione di chi ha raccolto un pugno di consensi in più degli altri in questa fase – conclude Nobili – ma non lo è la mistificazione della realtà. L’appuntamento è per il 25 ottobre in tutte le piazze d’Italia per consentire ai milioni di cittadini che lo vorranno di aiutarci a scegliere il nostro futuro. Quel giorno, e solo quel giorno, potremmo dire chi è il nuovo segretario del Pd”.

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