ROMA. Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, interviene sulla questione delle minacce al premier apparse su Facebbok.
“Abbiamo dato disposizioni perché il sito contenente minacce al premier venga subito chiuso e perché vengano denunciati alla magistratura quelli che sono intervenuti”.
Per il ministro leghista “non esiste un paese al mondo dove qualcuno può scrivere su un sito uccidiamo il premier. Le minacce al premier sono riferibili a un problema di cultura. E’ una cosa sconvolgente passa il principio che si possono scrivere queste cose impunemente c’è il rischio che poi a qualcuno venga in mente di metterle in atto”.
Intanto, complice anche lattenzione mediatica, sono aumentate le iscrizioni al gruppo incriminato (“Uccidiamo Berlusconi”), dalle 11mila di mercoledì si è passati ai 17.450 registrate nella mattinata di giovedì.