La Corte boccia il Lodo Alfano. Berlusconi: “Non mi fermeranno”

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA. Il Lodo Alfano è illegittimo. E’giunta intorno alla 18 la sentenza della Corte Costituzionale sul provvedimento che sospende i processi per le quattro più alte cariche dello Stato, …

… ovvero il presidente della Repubblica, il presidente del Senato, il presidente della Camera, il presidente del Consiglio.

La seduta dei 15 giudici costituzionali, dopo il rinvio deciso ieri sera,era stata riaperta alle ore 9, proseguendo fino alle 13. Poi, dopo una pausa tecnica, è ripresa alle 15.30.

I giudici hanno rilevato laviolazione dell’articolo 138 della Costituzione,ossia l’obbligo di far ricorso a una legge costituzionale e non ordinaria. Il Lodo è stato bocciato anche per violazione dell’articolo 3, ovvero il principio di uguaglianza.

SI RIAPRONO CASI MILLS E MEDIASET. L’effetto della decisione della Consulta sarà la riapertura di due processi a carico del premier Silvio Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.

BERLUSCONI: “VADO AVANTI, GIUDICI DI SINISTRA”.

“Vado avanti, la Consultaè di sinistra. Queste cose mi fanno un baffo. Andiamo avanti con o senza lodo”. “Abbiamo il 72 % della stampa cheè di sinistra, abbiamo tutti gli spettacoli di approfondimento della televisione pubblica, pagata con i soldi di tutti, che sono di sinistra, ci prendono in giro anche con gli spettacoli comici, il capo dello Stato sapete voi da che parte sta e abbiamo 11 della Corte Costituzionale, eletti dai tre capi dello Stato della sinistra, che fanno della consulta non un organo di garanzia ma un organo politico”. “Noi andiamo avanti. – ha precisato Berlusconi – I processi che mi scaglieranno addosso da Milano sono delle autentiche farse. Io sottrarrò qualche ora alla cura della cosa pubblica per andare là e sbugiardarli tutti. Queste cose mi caricano e caricano gli italiani”. Poi il premier ha concluso: “Viva l’italia e viva Berlusconi”.

BOSSI: “PRONTI ALLA GUERRA”.Minacciosi i toni di Bossi: “Se si ferma il federalismo facciamo la guerra” ha affermato il leader della Lega dopo la notizia della bocciatura del lodo Alfano. “Andiamo avanti, non ci piegano”. E, parlando del suo incontro con Berlusconi, ha riferito: “Nemmeno lui vuole le elezioni anticipate. L’ho trovato forte e questo mi ha fatto molto piacere, l’ho trovato deciso a combattere”.

GASPARRI: “CORTE NON PIU’ ORGANO DI GARANZIA”. Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl in Senato, spara a zero contro i giudici supremi: “La Corte, un tempo costituzionale, da oggi non è più un organo di garanzia, perché smentendo la sua giurisprudenza ha emesso una decisione politica, che non priverà il Paese della guida che gli elettori hanno scelto e costantemente rafforzato di elezione in elezione. È una giornata buia per che segna il tramonto di una istituzione che ha obbedito a logiche di appartenenza politica e non a valutazioni di costituzionalità”.

BERSANI: “ORA BELRLUSCONI SI FACCIA PROCESSARE”.

Il candidato alla segreteria del Pd Pierluigi Bersani commenta: “Mi pare che la decisione metta un punto fermo e dica che senza una legge costituzionale Berlusconi e le alte cariche sono cittadini come tutti gli altri e sono tenuti a sottoporsi a giudizio. Berlusconi continui a fare il suo mestiere sapendo che deve andare a sentenza”.

FRANCESCHINI: “RIBADITO PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA”. Dario Franceschini, segretario del Pd, sostiene che la sentenza della Corte non fa che ribadire “il principio dell’uguaglianza. Non ci possono essere eccezioni. Tutti sono uguali davanti alla legge, anche i potenti”.

DI PIETRO: “SMENTITO NAPOLITANO”.Il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro ne approfitta per tornare a criticare il presidente Giorgio Napolitano: “Chiediamo al Capo dello Stato di rivedere la sua posizione perché egli quando firmò quella legge non si limitò a dire che la firmava per ragioni formali, ma ne affermò la costituzionalità. Ci dispiace che noi dell’Idv siamo stati additati come mestatori: oggi forse qualcuno ci deve chiedere scusa. Più di qualcuno”. L’ex pm ora invita il premier ad “andare a casa”. “La legge – dice Di Pietro – era uno scempio di incostituzionalità e immoralità. Spero che alla luce della decisione della Consulta il presidente del Consiglio la smetta di fare leggi a proprio uso e consumo e si dimetta”.

BUTTIGLIONE: “NE’ DIMISSIONI NE’ ELEZIONI”.Il presidente dell’Udc Rocco Buttiglione invita tutti a rispettare il pronunciamento della Corte Costituzionale. “Questo – sottolinea – non vuol dire dimissioni né elezioni. Ognuno è libero di condividere o meno i pronunciamenti della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano, ma tutti sono tenuti a rispettarli. Questo non vuol dire che Berlusconi debba dimettersi: chi ha la maggioranza ha il diritto-dovere di governare. Per lo stesso motivo nessuno pensi di convocare elezioni anticipate contro la Corte Costituzionale. Non lo diciamo certo perché l’Udc abbia paura delle urne, da cui uscirebbe sempre più rafforzato, ma – conclude – lo diciamo per responsabilità istituzionale e per il bene del Paese”.

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