Fondi, il Cdm non scioglie per mafia: solo commissariamento

di Redazione

Roberto MaroniFONDI (Latina). Roberto Maroni ne avrebbe chiesto lo scioglimento per infiltrazioni mafiose ma il Consiglio dei Ministri ha deciso per il semplice commissariamento del Comune di Fondi (Latina) dopo le dimissioni dell’intera maggioranza consiliare.

In tal modo il sindaco Luigi Parisella e gli amministratori uscenti della sua coalizione potranno ripresentarsi alle prossime elezioni amministrative di marzo.

Come sottolinea il senatore dell’Italia dei ValoriStefano Pedica: “Maroni e il prefetto Frattasi hanno perso, ha vinto la camorra. Gli stessi consiglieri che da mesi sono chiaccherati per presunte collusioni con la mafia, potranno ripresentarsi alle prossime elezioni e forse essere rieletti”. “E’ una vergogna – ha concluso Pedica – andremo sotto casa di Giorgio Napolitano e gli chiederemo di non firmare”.

Il leader dell’Idv Antonio Di Pietro chiede le dimissioni del ministro Maroni: “E’ incapace di garantire la legalità. La rinuncia a sciogliere il comune è un atto gravissimo che conferma la collusione fra politica e mafia”.

Ma il ministro Maroni, durante la conferenza stampa di venerdì mattina a Palazzo Chigi, ha spiegato che è stato lui stesso a proporre il commissariamento per consentire subito nuove elezioni: “Ho nominato un commissario, l’amministrazione non c’è più, quindiil problema è stato risolto. Avevamo due scelte, procedere al commissariamento o ridare la parola al popolo sovrano. E il Consiglio dei Ministeri ha accolto la mia proposta di ricorrere alla democrazia. Il popolo sovrano è sempre meglio di qualunque commissario”.

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