Berlusconi: “Sono perseguitato dalla magistratura, ma resto il miglior premier”

di Angela Oliva

Silvio BerlusconiROMA. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, all’indomani della sentenza della Consulta in merito all’incostituzionalità del Lodo Alfano, ritorna sull’argomento e spara a zero su tutti.

In primis il premier sottolinea che non si dimetterà nonostante la persecuzione della magistratura nei suoi confronti: Non darò le dimissioni sono il miglior premier di sempre. – ha esordito Berlusconi – Sono stato sempre assolto, due volte ho avuto la prescrizione che non è una condanna. I processi di Milano sono autentiche farse ed io andrò in tv e lo spiegherò agli italiani. Sono in assoluto l’uomo politico più perseguitato dalla magistratura di tutta la Storia, di tutte le epoche del mondo, con 2500 udienze perché rappresento un argine alla sinistra che vuole sovvertire il voto degli elettori. Ho pagato 200 milioni di euro per gli avvocati – aggiunge il Cavaliere – ma non sono impensierito perché sono il miglior premier di sempre”.

Il presidente del Consiglio ha ribadito che, secondo la sua opinione, la Corte Costituzionale ha assunto un

comportamento sleale sul quale doveva intervenire anche il Capo dello Stato Giorgio Napolitano: Non è sicuramente super partes la Corte Costituzione con i suoi cinque giudici di sinistra nominati dagli ultimi tre presidenti della Repubblica di sinistra. Questo è un fatto, come è un fatto che Napolitano sia sempre stato un protagonista della sinistra e nulla può cambiare la sua storia. Non credo di non dire nulla fuori di ragione – ha detto Berlusconi – se mi permetto di ricordare che questa è la situazione”.

In conclusione il premier si dice fiducioso per il futuro politico che si baserà esclusivamente sulla volontà del popolo che ha votato il Pdl al Governo: Per il futuro sono convinto che sia possibile una leale dialettica tra Quirinale e Governo e sono certo che non ci sarà nessun ostacolo al nostro programma di riforme per cambiare l’Italia. Siamo al governo, abbiamo il consenso popolare, un consenso che è aumentato. Se c’è un governo legittimato dal sostegno degli elettori è il nostro. È chiaro che siamo maggioranza e governeremo per cinque anni”.

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