Beppe Grillo presenta il suo “Movimento di liberazione nazionale”

di Redazione

Beppe Grillo MILANO. Lo scorso primo agostoaveva annunciato per l’autunnola presentazione del “Movimento a 5 stelle – Movimento di liberazione nazionale”. Oggi Beppe Grillo mantiene la promessa,e lo fa davanti a duemila persone presenti al Teatro Smeraldo di Milano.

Il comico genovese ha sottolineato subito che “questo non è uno spettacolo. Non siamo un partito, né una associazione. Siamo un movimento che già c’è. Quello di oggi è il parto di una lunga gestazione iniziata nel gennaio del 2005 ma, poiché non abbiamo fatto alcuna amniocentesi, potrebbero nascere 1, 2, più gemelli. Sono io vostro ospite, fra noi non è necessario parlare con le carte, avete visto la nostra situazione istituzionale. Se lo Stato sono i cittadini, allora questo è l’antistato. È uno Stato che sta chiudendo tutte le fessure, che fa le leggi per i delinquenti e io mi chiedo se la legge è uguale per tutti”.

Grillo ha anche accennato al lodo Alfano e allo scudo fiscale ribadendo la contrarietà alla firma del presidente della Repubblica, sostenendo in proposito che Di Pietro (il quale ha definito “atto vile” la firma di Napolitano al decreto, ndr.) “va difeso. È un monumento per quello che fa”.

Critiche anche alla decisione di spostare la manifestazione sulla libertà di stampa. Quella che si è tenuta sabato a Roma “era stata rinviata dopo la strage di Kabul, ma è stata fatta ugualmente con oltre 20 morti a Messina. Ma che senso ha? La libertà di stampa non significa nulla”, ha detto Grillo, che ha ricordato come a Torino il suo movimento avesse promosso una manifestazione alla quale avevano partecipato 140mila persone al fine di indire un referendum per chiedere la fine dei finanziamenti pubblici ai giornali e l’abrogazione dell’Ordine dei giornalisti. “Chi era in piazza sabato non ha capito che le cose cambiano e che l’informazione ce la daranno direttamente in rete, tra non molto, i ragazzini di 14 anni”.

In platea ancheAdriano Celentano e la moglie Claudia Mori, il deputato dell’Italia dei Valori Luigi De Magistris, oltre a Pietro Ricca, giornalista free lance noto per aver dato del “Buffone-Puffone” a Silvio Berlusconi. Prima dell’ingresso di Grillo sono state proiettate immagini di alcuni suoi famosi ‘Vaffa’ e la richiesta al presidente Napolitano di non firmare la legge sullo scudo fiscale.

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