Diretto, Barbato e D’Angelo attaccano i ‘soliti pochi intimi’

di Redazione

da sin. Barbato, Diretto e D'AngeloGRICIGNANO. “Le cose che ci univano erano di gran lunga inferiori a quelle che ci dividevano”.

Con questa frase contenuta in un documento letto nell’ultimo Consiglio comunale Luigi Diretto, Giuseppe Barbato e Andrea D’Angelo sono passati nelle fila dell’opposizione.

Ora, con nuove dichiarazioni, riportate anche su un manifesto pubblico, spiegano a tutti i cittadini il perché della loro presa di posizione netta contro la coalizione guidata dal sindaco Andrea Lettieri.

In primis, i tre del “Gruppo di opposizione indipendente” affrontano il tema della vendita della nuda proprietà dei terreni nell’area Peep, in prossimità della cittadella Us Navy. “Negli ultimi tempi – affermano – si è andato consolidando un modo di operare lontano dalla nostra idea di amministratori della cosa pubblica, dove i ‘soliti pochi intimi’ decidono scelte importanti, anteponendo agli interessi dei cittadini logiche diverse. Ci sarebbero tante cose da enunciare ma per ora vogliamo illustrarne solo alcune. Tutto cominciò nell’autunno scorso, quando era in discussione la vendita della nuda proprietà in località ‘Falciano’ e quando ‘osammo’ chiedere un maggior approfondimento su una decisione così importante che si cercava di far passare quasi sotto silenzio, come se i cittadini non dovessero essere informati su tale scelta. In quella fase il sindaco, dopo varie sceneggiate tirò fuori l’ennesimo ‘coniglio dal cilindro’ e con un gioco di prestigio a lui congeniale convinse (con argomentazioni ancora da appurare) tre consiglieri della minoranza a passare fra le fila della maggioranza come fossero stati ‘redenti sulla via di Damasco’. La delibera in questione fu poi approvata dopo un’ampia e accesa discussione all’interno della stessa maggioranza, anche se con parametri sostanzialmente molto diversi da quelli inizialmente presentati. Il tutto però si è rivelato solo un megaspot pubblicitario a favore della vendita degli appartamenti, e la bufala del pericolo di un tanto sbandierato dissesto finanziario si è conclusa con la rateizzazione del debito con l’Eniacqua, così come noi anzitempo avevamo proposto”.

A seguirela polemica della revoca, all’ingegner Domenico Raimo, dell’incarico di responsabile dell’area Lavori pubblici. “Come dimenticarsi – sottolineano Diretto, Barbato e D’Angelo – della revoca fatta in malo modo all’ingegnere responsabile dell’ufficio Lavori Pubblici con conseguente nomina di un amico dei ‘soliti pochi intimi’. Come tutte le decisioni, anche questa è nata solo e sempre dalla consultazione dei ‘soliti pochi intimi’, per ragioni ancora oggi oscure e di cui si è chiesto e atteso invano una plausibile spiegazione. Eppure da quella collaborazione ed esperienza professionale sono nate tante iniziative a favore della cittadinanza come le tante opere pubbliche realizzate e non ultime quelle dei due finanziamenti a fondo perduto concessi al Comune nel mese di Giugno 2009 di 500mila euro per la pubblica illuminazione e 348.413 euro per il finanziamento di un bando del 2008 che l’Inail tramite la Regione Campania ha concesso al nostro Comune per l’adeguamento alle norme di sicurezza dell’ Istituto Comprensivo ‘G.Pascoli’. Tutto ciò frutto di un lavoro congiunto e di sinergie tra l’ufficio tecnico Lavori Pubblici (Ing. Raimo), Assessorato ai lavori pubblici (Barbato), Assessorato alla Cultura (D’Angelo) e Delegato alla pubblica istruzione (Diretto). Finanziamenti dei quali gli attuali amministratori della anomala maggioranza ancor oggi ne ignorano l’esistenza a dimostrazione del loro impegno e delle loro capacità amministrative”.

E, ancora, l’altra questione riguardante il ‘campus’: “Altra perla del ‘modus operandi’ dei ‘soliti pochi intimi’ – aggiungono i tre consiglieri – è la realizzazione del ‘campus universitario’. Sapete cosa hanno fatto? Dopo l’approvazione di una delibera in cui la Giunta Municipale dichiarava la disponibilità ad accogliere tale struttura richiedendo i finanziamenti alla Regione Campania, ancora una volta si è cercato di far passare la fase successiva sotto silenzio, senza che nessun altro ‘politico’ della maggioranza venisse a conoscenza di tutta l’operazione. Tralasciando, per ora, gli atti prodotti e le procedure adottate, è raccapricciante come un argomento di tale importanza non debba essere posto a conoscenza della popolazione. Ovviamente è la solita decisione passata solo per ‘la stanza dei bottoni’, venuta a galla solo per caso e da noi resa pubblica”.

“Questi – concludono gli esponenti dell’opposizione – sono solo alcuni degli argomenti che ci hanno allontanato da questa anomala maggioranza, e che ci hanno convinto sempre di più che ‘le cose che ci univano erano di gran lunga inferiori a quelle che ci dividevano’. L’elenco è molto più lungo ma ci riserviamo di trattare specificatamente ognuno di essi in un prossimo futuro, affinché i cittadini possano anche approfonditamente conoscere il ‘Miracolo a Falciano’ ovvero il miracolo dell’apparizione della documentazione tecnica della piscina comunale, e tanti altri ancora”.

Diretto, Barbato e D’Angelo rivolgono un appello: “A quelle poche forze ancora sane della ‘anomala maggioranza’, svegliatevi, noi l’abbiamo fatto, voi siete ancora in tempo”.

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