Abbandonava moglie inferma, condannato a due anni di reclusione

di Redazione

 CASALUCE. Accusato di aver abbandonato la moglie inferma ed incapace di intendere e volere, non provvedendo alla stessa, di minacce e violenza privata, venerdì il giudice monocratico di Aversa ha condannato Riccardo Enrico, 63 anni di Casaluce, a due anni di reclusione.

Il processo è servito a fare luce su una vicenda estremamente drammatica, caratterizzata anche da un conflitto tra l’imputato e le figlie. Nel corso del dibattimento sono state sentite, in qualità di testimoni, le figlie dell’imputato, le quali si sono costituite parte civile, anche in qualità di eredi della madre defunta, per il tramite degli avvocati Enzo Guida e Francesco Pugliatti. L’accusa mossa nei confronti di Riccardo è stata quella di non aver curato la moglie, gravemente malata e quindi incapace di provvedere a se stessa. Il processo ha dimostrato che spesso l’imputato lasciava la moglie sola a letto, e lui si recava, per molte ore, presso un bar. Questa situazione aveva creato dei contrasti con le figlie, al punto che Riccardo più volte era arrivato a minacciare le stesse. Inoltre, sempre secondo l’accusa, Riccardo aveva impedito allefiglie di andare a casa sua,negando qualsiasi forma di cura a favore della madre. Dopo un lungo dibattimento, anche per il numero dei testimoni da sentire, l’imputato è stato condannato a due di reclusione ed al pagamento del risarcimento dei danni a favore o del parti civili costituite.
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