Sant’Antimo, immobile confiscato alla camorra

di Redazione

Luigi Cesaro e Francesco PiemonteSANT’ANTIMO (Napoli). Tra le tappe effettuate dal presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, unitamente ai responsabili del Consorzio Sviluppo Occupazione Legalità Economia, …

… nei paesi dove i beni confiscati alla criminalità organizzata sono diventati beni sociali, non poteva mancare Sant’Antimo. Seppur non ancora inserito nella lista dei comuni che costituiscono il Consorzio S.O.L.E.; Sant’Antimo può vantare di avere dei beni confiscati alla camorra, tra questi uno stabile sito al corso Michelangelo.

 “Parte dello stabile è stata data al Comune di Sant’Antimo, mentre l’altra parte, quella data al Ministero degli Interni, è stata destinata come alloggio per i carabinieri. – ha spiegato il sindaco di Sant’Antimo Francesco Piemonte – Poi per quanto ci riguarda invece abbiamo pensato di destinare la struttura ad una casa famiglia, o molto probabilmente sorgerà un centro diurno disabili. Abbiamo già fatto un piano e lo abbiamo portato anche in giunta. Credo quindi – conclude che tra poco partiremo con l’apertura del centro, e credo che in zona saremo uno dei primi comuni ad avere una struttura del genere”.

Difatti quasi come un paradosso, lo stabile di tre piani confiscato, agli inizi degli anni novanta, ad un affiliato del clan Puca; è stato destinato come alloggio ai carabinieri della locale tenenza. “E’ un momento di fondamentale importanza per la crescita sociale e culturale del paese – ha commentato il presidente Cesaro – le istituzioni sono presenti, e in particolare sono vicino ai cittadini”.

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