Estorsioni sul litorale domizio, torna in carcere emissario dei casalesi

di Redazione

Cosimo MiglioreNAPOLI. La Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Rodolfo Ruperti, assieme ai colleghi della Scientifica, ha tratto in arresto in via San Severino, a Napoli, nel quartiere Poggioreale, il latitante Cosimo Migliore.

L’uomo, 37 anni, ritenuto affiliato alla fazione Bidognetti del clan dei casalesi, era era destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Napoli, su richiesta della Dda.

Migliore era già stato arrestato la scorsa estate dalla Squadra Mobile casertana in flagranza di reato per estorsione aggravata dal metodo mafioso, nell’ambito della quale aveva il ruolo di collettore delle tangenti sul litorale domizio. Durante il mese di luglio aveva infatti intimato il pagamento di una tangente al titolare di un centro balneare ubicato a Marina di Varcaturo, presentandosi per conto del clan dei casalesi, e veniva il successivo 10 agosto quando ritornava presso lo stabilimento balneare per riscuotere la somma pretesa. Successivamente il tribunale del Riesame di Napoli annullava per mero vizio formale l’ordinanza di custodia cautelare, disponendo la scarcerazione di Migliore.

Su richiesta della procura distrettuale del capoluogo campano, l’ufficio Gip di napoli, il 21 settembre scorso, emetteva una nuova ordinanza di custodia cautelare alla cui esecuzione Migliore si sottraeva sino a mercoledì mattina, quando veniva sorpreso in strada unitamente ad altre due persone, denunciate a piede libero per favoreggiamento personale. Cosimo ha tentato di sottrarsi all’arresto, esibendo una carta di identità falsa.

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