Castellammare, omicidio Tommasino: aveva sottratto 30mila euro al clan

di Redazione

Luigi TommasinoNAPOLI. Identificati i tre presunti killer del consigliere comunale Luigi Tommasino, 43 anni, ucciso lo scorso 3 febbraio a Castellamare di Stabia (Napoli).

Si tratta di tre affiliati al clan D’Alessandro, che opera nella zona. Uno di loro è già stato fermato: Salvatore Belviso (nella foto a destra), 26 anni, di Vico Equense, cugino e braccio destro del capoclanVincenzo D’Alessandro. Ritenuto uno degli esecutori materiali del delitto, Belviso era stato scarcerato pochi giorni fa dopo essere stato arrestato dai carabinieri per un “cavallo di ritorno”. Oltre a Belviso, hanno partecipato al raid punitivo altri due uomini vicini al clan che però hanno collaborato alle indagini e per questo sono stati sottoposti a programma di protezione. Un quarto uomoè già detenuto per altri reati.

Salvatore BelvisoIl movente del delitto, secondo le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, è legato al fatto che Tommasino aveva sottratto 30mila euro ai proventi del clan.

Esponente del Pd e titolare di un negozio di abbigliamento, Tommasinofu assassinato con 13 colpi di pistola mentre si trovava in auto, con il figlio Raffaele di 13 anni, che rimase illeso. Era il fratello di Giovanni, stimato medico dell’ospedale cittadino ed ex assessore comunale all’Urbanistica di Castellamare di Stabia.

L’agguato scattò in viale Europa, nel centro della città, ad opera di due uomini, che si trovavano a bordo diuno scooterPiaggio Beverly di colore nero, col volto travisato da casco. Tommasino cercò di fuggire ma fu inseguito per alcune centinaia di metri e, alla fine, fu raggiunto e ucciso.

da Tv Luna

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