Moscati: arrivano i medici al Pronto Soccorso, ma i problemi restano

di Antonio Arduino

Ospedale 'Moscati' di AversaAVERSA. Come preannunciato dal commissario straordinario Antonio Gambacorta, nell’incontro avuto due settimane fa con i sindaci dell’ex Asl Ce2, è stato varato e sarebbe già nella fase di attuazione il piano provinciale della rete ospedaliera dell’Asl Caserta …

… destinato a dare impulso alla soluzione dell’emergenza creata dalla carenza di personale nell’unità operativa di pronto soccorso e medicina d’urgenza del Moscati.

Almeno è quanto afferma il direttore sanitario del presidio ospedaliero in una nota trasmessa ai dirigenti medici delle unità operative di medicina interna, gastroenterologia ed endoscopia digestiva dando comunicazione dei turni di servizio ai sanitari di quelle unità impegnati, temporaneamente, in pronto soccorso. Dove tra breve arriverebbero, stando alla nota protocollata il 7 ottobre, sei ematologi provenienti dal presidio ospedaliero di San Felice a Cancello, tre dirigenti medici provenienti da quello di Teano e un dirigente medico che arriverebbe per trasferimento interregionale.

Andando a integrare i nove specialisti restanti dei 24 originali dell’organico del pronto soccorso e medicina d’urgenza, depauperato da trasferimenti e dimissioni, l’arrivo dei dieci nuovi sanitari potrebbe consentire la ripresa delle normali attività del Moscati, sia nei reparti che negli ambulatori, oggi ridotte al minimo, quando non addirittura sospese, dalla necessità di dovere utilizzare il personale del dipartimento di scienze mediche anche nel servizio di pronto soccorso.

D’obbligo il condizionale dal momento che, come denunciato più volte dai sanitari del Moscati, per garantire un giusto livello di assistenza all’utenza del pronto soccorso non basta aumentare il numero degli operatori che, anche con l’arrivo dei rinforzi, resta comunque inferiore all’organico previsto per questo servizio essenziale del nosocomio aversano, ma occorre che gli stessi siano esperti nel settore e non superspecialisti in altri campi, come appare evidente siano gli ematologi. Che da specialisti esperti in analisi di laboratorio sarebbero di certo più utili al servizio emotrasfusionale attivo al Moscati che non al pronto soccorso.

Considerazioni a parte, resta il dato di fatto che presto il pronto soccorso del Moscati avrà dieci medici in più incrementando in qualche modo la possibilità di dare risposta all’utenza.

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