Cimitero, i dipendenti protestano contro il direttore

di Redazione

 AVERSA. Torna alla ribalta, a meno di un mese dalla festività di Ognissanti, lo spinoso problema del cimitero cittadino.

Sotto i riflettori il rapporto tra il direttore del cimitero Mimmo Coscetta e gli otto dipendenti comunali distaccati presso il luogo sacro. Giuseppe Mattiello, Stefano Di Biase, Nicola Lama, Michele Cipullo, Michele Patricelli, Lorenzo Picone, Roberto Perrotta e Speranza Graziano, questi i nomi dei sottoscrittori di una lettera diretta al sindaco Ciaramella e al dirigente Florio, in cui chiedono di essere trasferiti ad horas presso altri uffici comunali. I motivi della richiesta, si legge nella lettera datata 14 settembre, sono da addebitarsi esclusivamente al comportamento del direttore con il quale, per incomprensioni che si protraggono da tempo, non c’è possibilità di dialogo. Questo allora sembra essere il punto focale della questione: la mancata comunicazione tra i vertici e la base.

“Abbiamo inoltrato questa missiva un mese fa. E non c’è stata alcuna risposta. Ne abbiamo protocollata un’altra il 5 ottobre, ed ancora nulla. Qui al cimitero manca tutto. Siamo rimasti solo in due ad adempiere a tutte le formalità, comprese le sepolture”, hanno precisato i dipendenti cimiteriali.

Ma le lamentele si estendono anche alle attrezzature d’uso in possesso dello scarno personale. Sembra che presso il giardino dei silenti manchi tutto, finanche le pale e le scale per pulite le tombe poste in posizioni più alte. Questo a fronte della media giornaliera di due tumulazioni. Gli otto dipendenti non ce la fanno più a sopportare una mole di lavoro tanto onerosa, e soprattutto ad interfacciarsi con un direttore, secondo quanto hanno sottoscritto e protocollato, “assente”. Assistiti dai sindacati di base, chiedono a voce alta un incontro chiarificatore con l’amministrazione comunale.

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