Pd, Cicatiello: “Del Prete antepone l’arroganza alla verità”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Alle dichiarazioni del coordinamento del Partito Democratico di Sant’Arpino arriva la replica di Carlo Cicatiello. Quest’ultimo nei giorni scorsi aveva parlato di un presunto mancato pagamento delle tessere del Pd.

Da parte loro, gli organi direttivi del partito, sottolineando che il tesseramento è in regola, hanno annunciato querela. “E’, senza ombra di dubbio, vero quello che afferma il coordinatore del Pd Del Prete – dichiara Cicatiello – e cioè che ho sostenuto la lista civica ‘Alleanza Democratica per Sant’Arpino’ e che oggi sostengo la maggioranza che appoggia la giunta guidata dal sindaco Eugenio Di Santo. Ma lo pseudo-coordinatore cittadino del Pd fa finta di non ricordare come lui stesso in tempi non sospetti venne ad elemosinare una candidatura nella formazione dell’attuale primo cittadino. Solo grazie alla mia decisa opposizione e a quella di tanti componenti della coalizione civica si riuscì ad evitare il verificarsi di questa deprecabile eventualità. Preso atto del gran rifiuto, Del Prete andò a genuflettersi dall’altro candidato a sindaco, Savoia, e alla fine strappò la candidatura nella lista poi uscita sconfitta dalle elezioni. Ebbene questo è sempre stato il tipico comportamento di un personaggio mai capace di portare innanzi la medesima linea politica. I santarpinesi sanno benissimo chi è il sottoscritto e chi, invece, è Del Prete. Passando alla questione del tesseramento è evidente come anche nel Pd di Sant’Arpino sia in voga la ‘linea Berlusconi’: querelare chi vuole fare chiarezza, rispetto ad una vicenda che, nel caso specifico di Sant’Arpino, solo a primo acchito può apparire formale, mentre in realtà è sostanziale. Ci sarebbe tanto da dire sulla proverbiale arroganza, usata anche in questa occasione, dal sedicente coordinatore di sezione che suggeriamo come candidato alle prossime elezioni provinciali, visto come riesce a dialogare con tutte le anime del Pd di Sant’Arpino, e, a quanto ci risulta, anche di Orta di Atella. Ma noi, a differenza sua, amiamo la verità soprattutto quando questa investe le regole dello stare assieme. Tra l’altro è lo stesso coordinatore democratico (già autocandidatosi alle prossime provinciali) che lo ammette. Le iscrizioni ‘incriminate’ sono state regolarizzate solo il 12 settembre 2009. Bene. Dunque, i 150 sono iscritti del Pd di Sant’Arpino, ma sicuramente non possono partecipare al prossimo congresso così come da regolamento nazionale. Infatti, per partecipare all’imminente assise congressuale occorreva regolarizzare le iscrizioni (compreso il relativo pagamento della tessera) entro il 21 luglio 2009. Cosa che non è accaduta (sfidiamo chiunque, ad ogni livello ed in ogni sede, a dimostrare il contrario). Noi andremo fino in fondo, e ben vengano querele ed avvocati, se questo è l’unico modo per fare chiarezza in un partito che vorrebbe essere democratico, anche a Sant’Arpino”.

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