Via Clanio, l’Ats chiede la bonifica

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. L’associazione Libera A.T.S., attraverso il suo presidente Salvatore Sorvillo, e a nome dei cittadini ortesi, chiede al Noe, all’Arpac e all’Asl di adoperarsi ad effettuare le dovute indagini, …

… per le proprie competenze, tutti gli atti necessari affinché vengano ripristinate le condizioni di vivibilità e di vivibilità della Via Clanio (ultimo tratto) nella zona del sito di stoccaggio temporaneo dei rifiuti solidi urbani.

“Sembra evidente, – afferma Sorvillo – come chiaramente si evince dalle foto allegate, che la zona sia divenuta deposito temporaneo dei rifiuti di ogni natura, i quali sono stati depositati ai margini della strada, non sembra, che in caso di pioggia, i liquami possano riversarsi sui fondi limitrofi i quali vengono coltivati, è sono spesso unico sostentamento di alcune famiglie locali, che consumano per se ed immettono nel mercato i prodotti coltivati”.

“In foto si notano diverse autovetture incendiate che a prima visione non sembrano bruciate sul posto, poiché è evidente che non ci sono segni o tracce ti combustione, come mai nella zona ove è stata dislocata la discarica temporanea per il conferimento dei rifiuti non è assoggettata alla video-sorveglianza o per lo meno al controllo delle forze dell’ordine locali? Come mai il sito di conferimento temporaneo non prevede margini di sicurezza per il contenimento del percolato? E gli operatori ecologici che vi giungono perché non mettono in sicurezza la zona circostante? O meglio tolgono le quantità di rifiuti riversate ed abbandonate? Perché le autorità preposte, nell’ambito del controllo del territorio e della sicurezza ambientale, non pongono in essere un intervento di inibizione alla coltivazione di fondi limitrofi fino al ripristino delle condizioni igienico sanitarie della zona, non sembra che i liquami dei rifiuti, e degli altri materiali presenti possano danneggiare i prodotti coltivati?”.

“I cittadini ortesi sono già molto provati dalla questione Eurocompost e questo è un altro grave fardello che incombe sulla vivibilità quotidiana. Sembra che gettare fango sulla popolazione ortese sia divenuto sport locale. Sembra che il loro interesse sia solo sulle presunte speculazioni edilizie con arcaiche montature che negli ultimi tempi rendono palese il solo interesse di trovare una motivazione valida a prolungare il loro insediamento nel territorio”.

“Qui si chiede di adoperarsi a tutelare gli ambienti in cui si vive quotidianamente. Fiduciosi che ci sarà rapidamente un riscontro i cittadini ringraziano e attendono con ansia”.

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