Scuola, precari si affidano alla Beata Assunta. Gelmini assicura indennit&agrave

di Angela Oliva

 ROMA. Continuano in tutta Itala le proteste degli insegnati precari contro le nuove manovre del Ministro della Pubblica Istruzione che comporterà 42mila posti in meno per il personale docente.

I Cobas della scuola stanno presidiando già da qualche giorno la sede del dicastero in viale Trastevere a Roma dove, oltre a striscioni di protesta, hanno messo in scena anche l’ironia. I manifestanti, infatti, si sono affidati a San Precario, il santo protettore della categoria, e alla Beata Ignoranza, che è il santino con il volto del ministro Maria Stella Gelmini. Oggi, poi, sulla scala del Ministero è comparsa ance la statua della Beata Assunta, portata dai comitati degli insegnanti precari.

Oltre il danno anche la beffa per gli insegnanti precari che, quest’anno, oltre a restare senza lavoro perderanno anche la casella personale di posta elettronica.La decisione è scaturita dal fatto che il Ministero deve contenere i costi, come sottolinea la comunicazione data agli insegnanti: Il ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca, nell´ottica di contenimento dei costi di gestione del servizio di posta elettronica e per motivi di sicurezza legati alle responsabilità connesse all´uso dei servizi del sistema informativo, fornisce una casella di posta nel dominio istruzione.it al solo personale in servizio. A tal proposito La informiamo che, non persistendo più tale condizione nel suo caso, il prossimo 1 ottobre 2009 si procederà alla cancellazione della casella di posta a Lei assegnata”.

Intanto il Ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini ha annunciato che il Consiglio dei ministri ha dato via libera a un’intesa per tutelare gli insegnanti precari annuali: “Abbiamo proposto una norma di legge che verrà inserita in un decreto legge ad hoc o nel cosiddetto decreto Ronchi sui supplenti annuali. A questi lavoratori – ha concluso – verrà garantita un’indennità di disoccupazione e una via preferenziale per l’accesso alle supplenze brevi”.

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