Roma, attacco incendiario al locale gay “Qube”

di Redazione

ROMA. Un nuovo attacco omofobo nella capitale. Nella notte un ordigno molotovè stato lanciato contro la serranda della discoteca “Qube”, nella zona di Portonaccio, noto locale gay di Roma.

Una persona che ha avvertito i carabinieri ha riferito di aver visto due giovani a bordo di una moto che lanciavano ilrudimentale ordigno.Il ‘Qube’ era già stato oggetto di un’altra intimidazione nel corso dell’estate.

Duro il commento del governatore della Regione Lazio, Piero Marrazzo. “Anche se non fosse confermata la radice omofoba dell’episodio voglio ribadire con forza che Roma e il Lazio rifiutano ogni forma di violenza. Per questo, oggi più che mai, le istituzioni hanno già deciso di dare un segnale forte: siamo uniti per isolare chi vuole spargere il seme dell’intolleranza”.

Gli fa eco il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha espresso la sua totale condanna per il nuovo attentato commesso contro un locale frequentato da omosessuali. “Mentre attendiamo l’esito delle indagini, nella certezza che gli inquirenti assicurino alla giustizia i responsabili,è assolutamente necessario un forte coinvolgimento di tutte le istituzioni contro qualsiasi forma di discriminazione razzista e omofoba. Per questo dobbiamo impegnarci affinché la fiaccolata in programma a Roma per il 24 settembre trovi larghissima partecipazione di tutte le forze politiche e sociali della nostra città”.

“Se gli inquirenti confermeranno la matrice omofoba del lancio di molotov al Qube, si tratterebbe dell’ennesimo tentativo di intimidazione verso le persone lesbiche, gay e trans. Colpire i luoghi di ritrovo a cui la nostra comunità fa riferimento vuol dire lanciare un messaggio di intolleranza e violenza ben preciso”. Lo dichiara in una nota il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo.

“Questa strategia della tensione non ci fa paura: rispondiamo con la forza della nostra presenza in città, con la grande fiaccolata cittadina del 24 settembre (ore 19 da piazza Ss Apostoli) organizzata da Comune, Provincia e Regione e con la manifestazione unitaria ‘Uguali’ che si terrà nella Capitale il 10 ottobre a cuiè necessario che anche le Istituzioni prendano parte – continua – Non c’è tempo da perdere: il Governo e il Parlamento devono impegnarsi subito per l’approvazione di una legge contro l’omofobia, anche con provvedimenti urgenti”. “Alla proprietà e agli organizzatori delle serate al Qube – conclude Arcigay Roma – esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza”.

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